Si parla tanto e spesso di bullismo: in tv, a scuola, nei giornali.. ma a me capita spesso, negli incontri con genitori o insegnanti di dover partire dal principio. Cosa è? Di che fenomeno stiamo parlando?

Hanno ragione a chiederlo immediatamente! Spesso se ne sente parlare come associato a qualsiasi tipo di comportamento preoccupante dei ragazzi e delle ragazze. Mi è capitato di sentirlo associato a classi con conflitti interni, ad azioni di vandalismo, a piccoli furti o rapine..

Serve fare chiarezza prima di tutto. Perché? Perché se non conosciamo di cosa si tratta realmente rischiamo di cercare delle soluzioni che non servono a nulla o non ci rendiamo conto di quello che realmente accade e di cosa bambini, bambine ed adolescenti provano.

In questo articolo, riflettiamo su una prima caratteristica. Il bullismo si ripete nel tempo, non si tratta di un singolo episodio.

Il bullismo continua nel TEMPO.Facciamo alcuni esempi.

Giada oggi è andata al parco ed è stata presa in giro da altri bambini. Non è bullismo! A meno che Giada non riveda questi stessi bambini spesso e tutte le volte al parco venga presa in giro. Senza dubbio anche quella non è un’azione che farà star bene bambini, bambine ed adolescenti, ma per natura il bullismo si ripete nel tempo.

Ogni giorno, quando entra in classe, Maddalena non viene salutata; ad ogni ricreazione viene imposto a Luigi di fare qualcosa di imbarazzante; in tutte le ore di educazione fisica Giovanni viene preso in giro.

Pensate a Giada. Ed ora pensate a Maddalena, Luigi, Giovanni.  Senza dubbio l’impatto non è nemmeno confrontabile. Pensate se qualcuno o qualcuna vi dice una cosa terribile una volta sola; ed ora pensate se qualcuno o qualcuna vi dice delle brutte cose tutti i giorni.  A volte mi rispondono: “dipende da come una persona reagisce a tutto questo”. Verissimo!

Giada può rimanerci male, può essere triste ed arrabbiata per giorni, ma man mano altre esperienze positive le faranno dimenticare le parole dette. Altri bambini al parco le diranno cose carine e la faranno giocare. Maddalena, Luigi e Giovanni potranno non pensarci il primo giorno, magari anche il secondo ed il terzo..ma per tutto l’anno e per tutti gli anni di quel ciclo o addirittura per tutto il percorso scolastico saranno in grado di non dare peso a quello che sta succedendo? Dove è la via di uscita?Soprattutto perché per parlare di bullismo ci sono altre caratteristiche fondamentali.

Seguitemi, nel prossimo articolo parleremo del gruppo.