Dopo aver riflettuto sulla paura, un altro aspetto importante da tenere in considerazione in emergenza è lo stress. Ci capita speso di parlare di stress in maniera negativa.

In realtà, lo stress è una reazione psicofisica: il suo scopo è quello di trovare un nuovo equilibrio tra le richieste che ci arrivano e le risorse che abbiamo. È quindi come se fosse una bilancia tra richieste e risorse. Entrambi i piatti della bilancia possono essere sia interni che esterni. Le richieste possono venire infatti dall’esterno, ad esempio, fare gli straordinari per qualche giorno; così come le richieste possono venire da noi stessi/e, come ad esempio, voler iniziare a fare footing.  Allo stesso modo, le risorse possono essere  sia interne che esterne, come ad esempio la mia energia  oppure il poter fare affidamento sui nonni per prendermi cura dei miei bambini.

Fondamentale ricordare che le mie risorse non sono solo quelle interne: posso contare anche su supporti esterni!  A volte può capitare di volercela fare da soli per mille motivi.. ma chiedere aiuto, quando abbiamo troppa pressione, può essere molto utile.

Lo stress quindi non è necessariamente una reazione negativa. Anzi, in alcune situazioni, come può essere quella emergenziale, se adeguato, può permettermi di raggiungere migliori equilibri e migliori prestazioni.

E’ quindi giusto che noi in questo momento della nostra vita siamo stressati per garantirci un miglior  equilibrio. Non è come prima: magari stiamo lavorando da casa e nel frattempo dobbiamo gestire nostro figlio e/o nostra figlia che non  va a scuola.  Questo cambio di prospettiva, ci richiede un qualcosa di nuovo.

Come dicevamo anche per la pauraimportante è però che questi livelli di stress non siano troppo elevati e che la bilancia non pesi troppo dal lato delle richieste. Quando lo stress è troppo, infatti,  velocemente le nostre prestazioni calano e noi non stiamo bene.

Posso subito rendermi conto quando lo stress è troppo. Quando infatti le mie risorse non riescono ad equilibrare tutte le richieste che mi arrivano,  si possono presentare delle difficoltà.  Queste difficoltà legate alle troppe richieste, possono assumere varie forme:

  • Difficoltà cognitive: potrei far fatica a concentrarmi e a ricordare, potrei dimenticare velocemente, potrei non riuscire ad imparare cose nuove, potrei sentirmi confuso o far fatica a prendere decisioni…
  • Difficoltà comportamentali: mi potrebbe venire da usare più alcool, tabacco, tranquillanti, sostanze.. che mi fanno sentire all’apparenza più sereno; potrei non aver voglia di stare con gli altri o di avere contatti con le persone a cui tengo; potrei avere reazioni aggressive e rispondere spesso male;  potrebbero accadermi più incidenti (es: sbattere,  cadere, ecc); potrebbe venire molta voglia di mangiare o al contrario potrei proprio perdere la voglia di farlo…
  • Difficoltà emotive: mi potrei sentire molto teso, irritabile, nervoso, insofferente, triste, insicuro; potrei avere delle crisi di pianto…
  • Difficoltà fisiche: potrei avere dei sintomi come mal di pancia, fatica a digerire, mal di testa, stanchezza molto alta, herpes..

Ovviamente questi sono solo degli esempi, potrebbero esserci anche altre reazioni che ci possono dire che le nostre risorse iniziano ad essere inferiori alle richieste. Pensate a quello che sta cambiando: potrebbe essere un segnale di eccesso di stress?

Lo stress eccessivo può incidere sul nostro benessere in varie forme. E’ quindi importante occuparsi di questo stress il prima possibile, per non rischiare di trovarsi in situazioni che ci fanno sentire peggio. Prima di arrivare ad esaurire totalmente le nostre risorse, con conseguenze importanti per il nostro corpo e la nostra mente , infatti, passa il tempo necessario ed utile a prenderci cura di noi stessi.

Occuparsi ora dello stress significa anche prevenire in futuro delle reazioni ancora più complicate per il mio benessere.

L’emergenza COVID, come molte altre emergenze, può produrre stress acuto, momentaneo. Non solo! Può trasformare questo stress in cronico, anche per le caratteristiche che abbiamo citato in un precedente articolo.

A presto, per approfondire come ogni fase dell’emergenza può incidere sulle nostre percezioni.

Seguitemi anche sui social: InstagramLinkedin, FacebookTwitter