Bentornati e bentornate insegnanti! Può capitare che bambini, bambine ed adolescenti vi vengano a confidare della loro difficile situazione a causa di bullismo e cyberbullismo.

Moltissime volte, così come accade con i genitori, vi chiedono di tenere il segreto. Potrebbero dirvi che hanno una cosa da dire ma la diranno solo se sicuri/e che non la direte a nessuno. Oppure potrebbero chiedervi di non parlare solo dopo avervi raccontato tutto.

Cosa fare in questi casi? Non dimentichiamo mai il nostro ruolo! Siete figure educative che hanno l’importante compito di proteggere bambini, bambine ed adolescenti che vi sono affidati. Senza contare il fatto che in alcuni casi più gravi si potrebbe trattare anche di un reato, che come incaricati di pubblico servizio siete tenuti a segnalare.

Come si mette insieme allora tutto questo? Da una parte, il dare la possibilità di raccontare cosa accade e dall’altro il poter far qualcosa? Prima di tutto: trasparenza e chiarezza.

Ad esempio, Clara vi dice che ha una cosa importante da dirvi, ma che deve essere prima sicura che non lo direte a nessuno. Potrebbe raccontarvi una cosa molto banale, oppure un qualcosa di molto duro, come una situazione di bullismo o cyberbullismo. Quello che voi potreste fare è farle capire la vostra posizione. Ditele che immaginate che voglia che lo sappiate solo voi, ma che valuterete insieme cosa fare. Ci sono dei segreti che si possono mantenere, altri invece che fanno stare male, per cui è necessario che si faccia qualcosa per farla stare meglio. Quello che potete assicurare a Clara è che lo direte solamente alle persone che possono far qualcosa e che sarà sempre informata su quello che farete. 

Se non passiamo questo messaggio e poi dopo abbiamo urgenza di dire quello che Clara ci ha raccontato, potrebbe sentirsi tradita. Trovate le vostre parole, trovate il vostro modo, ma riflettete su questo esempio.

Allo stesso modo, se Alessandro vi racconta di una vicenda di cyberbullismo e vi chiede di mantenere dopo il segreto, allora potrete trovare le vostre parole per far capire quanto è importante che invece venga fatto qualcosa. Se dite ad Alessandro che non direte nulla a nessuno e poi avete la necessità ad esempio di informare i genitori, lui perderà fiducia in voi. 

Ricordiamo una cosa essenziale. Bambini, bambine ed adolescenti hanno in mente quale è il vostro ruolo. Raccontandovi quello che accade loro hanno la speranza che voi possiate risolvere la situazione. Anche se ovviamente hanno anche tanta paura di quello che succederà dopo, soprattutto perchè non sanno cosa aspettarsi.

Ho conosciuto bambini, bambine ed adolescenti che avevano provato a dire della loro sofferenza agli insegnanti. Avevano chiesto loro di tenere il segreto..ma a distanza di tempo in realtà erano arrabbiati/e proprio perchè questi insegnanti non avevano fatto nulla. Avevano mantenuto quel segreto come da loro richiesto, senza mostrare invece l’importanza di rompere il silenzio. Bullismo e cyberbullismo vivono già molto di silenzio e di segreti: non contribuite ad alimentare l’idea che il silenzio sia giusto.

Nessuno dice che sia semplice, ma ci si può sperimentare in questo difficile terreno.

Buone prove..e a fra due settimane!