progamma scuola in emergenza

Prendiamo la realtà e trasformiamola in scuola. Un titolo che mi è venuto da un racconto di un ragazzo della scuola secondaria di secondo grado che mi descriveva quello che stavano facendo con il suo professore di diritto. Una materia che a lui non è mai piaciuta, sino a quando  non è arrivato il Coronavirus.

Cosa è cambiato? Semplicemente il metodo! Il professore è rimasto lo stesso, il programma più o meno simile. Il cambio epocale è venuto proprio dal fatto, che grazie all’emergenza e al dover fare didattica a distanza, questo professore ha provato un metodo diverso.. suscitando improvvisamente un grande interesse da parte di tutta la classe. Improvvisamente, gli argomenti non erano solo pagine di un libro, ma davano una lettura alla realtà.. e la realtà entrava nella scuola!. 

Come docenti, stiamo portando avanti il programma scolastico. Questo però deve essere gestito con una didattica molto diversa, una didattica a distanza. Sicuramente è una modalità che ha tanti limiti, ma ci sta facendo anche ingegnare e trovare nuovi stimoli.

E’ complicato riportare esattamente lo stesso programma, con lo stesso metodo. La modalità è diversa. Il periodo che stiamo vivendo è diverso. Noi siamo diversi e lo sono anche i nostri bambini ed i nostri ragazzi.

Come noi adulti in qualunque ruolo o contesto, bambini, bambine ed adolescenti sono prima di tutto persone. I contenuti che loro possono apprendere è importante siano integrati con la loro unicità e le loro differenze, con il loro processo di maturazione e con quello che stiamo vivendo. Questo vale sempre, ma ancora di più in un periodo di emergenza, in cui i bisogni, le sofferenze portate dalla situazione e le reazioni che bambini ed adolescenti potrebbero avere, possono essere in primo piano.

Come allora poter proporre il programma scolastico? Come mettere insieme tutte le pressioni derivanti dalle tante esigenze e richieste che ci arrivano in questo periodo?

Nella frase “prendiamo la realtà e trasformiamola in scuola” ci trovo tantissimi spunti. E voi? Che cosa vi fa venire in mente?

  • Parliamo di attualità, utilizzando la nostra materia.  In questo momento, qualsiasi materia insegniamo, possiamo trasformare la realtà in scuola. Facciamo attenzione però che le proposte che diamo, abbiano sempre quello spiraglio di speranza che ci serve tanto. Una professoressa di matematica ha dato un problema con dei dati per cui dopo un anno l’umanità si sarebbe estinta per il Coronavirus. Questo può avere molto impatto su alcuni bambini o ragazzi, in particolare se già hanno delle difficoltà.
  • Motiviamo alla scoperta e alla partecipazione attiva. Possiamo farlo in tantissimi modi, ma stiamo sicuri che più i nostri alunni partecipano alla creazione del contenuto, tanto più rimarrà loro.. e non solo il contenuto! Impareranno anche il metodo. L’apprendimento si basa tanto sulla voglia di imparare, sulla curiosità della scoperta, sull’essere attore di questo processo.
  • Stimoliamoli con qualcosa che possa attrarli. Possiamo studiare anche usando un videogioco, un gioco da tavola, il cucinare, una serie tv..
  • Lavoriamo contro le fake news. Quale periodo migliore di questo, in cui sono circolate e circolano tante notizie false e nel contempo c’è tanta sete di informazione? Inoltre, siamo sempre online, uno dei principali canali di diffusione delle fake news. Possiamo supportare bambini e ragazzi a non cadere in queste trappole. E molto spesso questo può connettersi a quello che insegniamo.
  • Ancoriamo le conoscenze ai fatti della storia, sia attuale che passata. Lavoriamo per dare la consapevolezza di quello che è accaduto e sta accadendo. Però non dimentichiamo di lavorare su come si sono affrontate le difficoltà nei vari periodi storici.
  • Trasmettiamo il senso civico e la solidarietà. Ed anche in questo caso, quale miglior momento di questo?
  • Educhiamo, ancor di più ora, all’utilizzo positivo delle nuove tecnologie. Prima che esplodesse questa emergenza stavo proprio preparando una rubrica su questo. Ne parlerò meglio in futuro.

Prendiamo la realtà e trasformiamola in scuola! Bambini, bambine ed adolescenti riusciranno sempre di più a fare propria l’importanza di apprendere per comprendere in modo sempre migliore e sempre più autonomo ciò che ci accade intorno.

E’ un periodo difficile. Lo abbiamo ripetuto più volte in questa rubrica. Noi insegnanti, anche con il programma scolastico possiamo far vedere la luce in fondo al tunnel ai nostri alunni. Possiamo metterci in viaggio insieme. Nonostante la normale paura e lo stress,  nonostante queste difficoltà, possiamo continuare a camminare, essere una scuola resiliente ed apprendere.

Forse qualcuno già utilizzava queste riflessioni nella sua didattica quotidiana pre emrgenza. L’augurio per tutti è che anche quando la scuola tornerà in presenza, si possano usare tutti questi spunti.. perché in emergenza è fondamentale, ma tutto ciò è utilissimo sempre per il cammino con la nostra classe.

Cari insegnanti, seguitemi ancora. Ci soffermeremo su un particolare problema , il cyberbullismo.

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