Come vivono bambini ed adolescenti in emergenza? Ci sono delle cose che li fanno soffrire? Oppure potrebbero non accorgersi di nulla? Ad esempio, un papà mi raccontava come il suo bambino di 4 anni facesse tantissime domande sul virus, mentre lui credeva che non potesse cogliere la gravità della situazione. Una mamma, invece, mi ha detto che la sua bambina di 8 anni non dava alcuna percezione di aver capito perché fossero a casa. Sembrava che fosse una vacanza, quando una sera, prima di dormire, le ha esposto, attraverso il desiderio che il virus scomparisse, tutte le sue preoccupazioni.

Partiamo quindi con una fondamentale premessa. Anche i nostri figli sono in una situazione di emergenza. Loro stessi si accorgono che qualcosa è cambiato e che voi potreste essere diversi. Questo, anche se in maniera diversa, è vero indipendentemente dall’età. Non vanno a scuola da molte settimane. Certo, anche in estate accade. Ma in estate non si deve rimanere rinchiusi in casa. In estate posso abbracciare i nonni. Una ragazza di 12 anni parlava di come fosse complicato vedere la nonna sullo stesso pianerottolo, ma non poter andare come sempre a mangiare con lei. Per non parlare di quanto fosse doloroso non poterla abbracciare.

Come per noi, questa situazione, per le sue caratteristiche, può quindi portare a stress e paura.  Come per noi, ed in alcuni casi anche di più, il loro mondo è totalmente cambiato. L’emergenza Coronavirus  può avere degli aspetti che fanno soffrire non solo gli adulti, ma anche i nostri figli e le nostre figlie. Riflettiamo insieme su alcuni punti. Calateli nella vostra realtà, sono spunti di riflessione, ma voi meglio di tutti saprete come possono aiutarvi con i vostri figli.

  • Impotenza. Come per noi adulti, anche bambini e ragazzi vivono in emergenza con uno scomodo senso di impotenza. Dicevamo che il senso di controllo è fondamentale per tutti. Ancora di più lo è per i più piccoli. Pensate a quante volte i piccoli vi chiedono di rifare le cose nello stesso modo. O quando si arrabbiano se la mamma non riesce a far smettere di piovere per andare al parco. Ma pensiamo anche agli adolescenti e a quanto abbiano bisogno di sentire che possono controllare tutto.
  • Senso di responsabilità e di colpa. Spessissimo i media hanno detto che sono stati i nipoti a far ammalare i nonni. Quante volte si è sentito che i bambini, le bambine e gli adolescenti non hanno gravi ripercussioni sulla salute, ma possono essere un  canale di trasmissione. Quanto questa colpa attribuita potrebbe pesare sulle emozioni dei tuoi figli? Quanto, se i nonni si sono ammalati veramente, possono averne risentito? E può essere questo senso di colpa più “leggero” del sentirsi impotente?
  • Senso di vulnerabilità. Questo virus rende tutti noi più vulnerabili. Rende vulnerabili anche le persone che per bambini e bambine sono dei supereroi, come i genitori. Fanno sentire in pericolo per i nonni a cui tanto tengono e che sono così importanti nella loro vita. Un ragazzino di 11 anni mi chiedeva come fosse possibile chiedere aiuto ai genitori, “se i genitori in questo momento sono più agitati di me?”. Sentirsi al sicuro e protetti è fondamentale per poter reagire meglio all’emergenza.
  • Adulti di riferimento in emergenza.  Bambini ed adolescenti vivono in emergenza con degli adulti che a loro volta sono in emergenza. Questo significa che come nell’esempio del punto precedente, possono sentire degli adulti impauriti, ansiosi, stressati.. come è giusto che sia. E quindi torniamo ad un punto fondamentale di cui abbiamo già parlato: è fondamentale che vi prendiate prima cura di voi stessi, per poter stare accanto ad i vostri figli.  
  • Isolamento. Il gruppo dei pari è sempre più importante per bambini e bambine.. ed ancora di più lo è per gli adolescenti. Non poter uscire, non poter giocare con gli amici, potrebbe essere qualcosa di molto pesante e doloroso. Nemmeno le attività sportive o cultuali che seguivano possono essere la stessa cosa. E manca la scuola. La scuola è una delle prime attività che si fa ripartire quando c’è un’emergenza. Questa emergenza così particolare, invece ci ha portati esattamente al contrario. E dai più piccoli ai più grandi, tutti i bambini ed i ragazzi che sto incontrando nelle nuove classi virtuali dicono tutti la stessa cosa: “non pensavo che lo avrei mai detto nella mia vita, ma mi manca la scuola”.
  • Forti emozioni. Lo sviluppo emotivo di bambini ed adolescenti è ancora in divenire. Emozioni e reazioni come la paura e lo stress di cui abbiamo già parlato, possono in loro avere gli stessi meccanismi, ma essere ancora più forti o meno modulate. Se ad esempio avete a casa degli adolescenti potreste star combattendo, o aver combattuto per settimane,  proprio con il fatto che vogliono uscire. La loro la percezione del pericolo ancora è diversa e quindi potrebbero sottostimare molto più semplicemente la pericolosità della situazione, così come è più semplice che si possano sentire imbattibili e con tutto sotto controllo.

Ed i vostri figli? Quali sono gli aspetti che stanno incidendo sul loro benessere? Ce ne sono alcuni che non abbiamo nominato?

Buone riflessioni! E a presto con le reazioni comuni che, ad ogni fascia di età, bambini ed adolescenti in emergenza possono mostrare.

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