Reazioni comuni per adolescenti in emergenza

Quali sono le reazioni comuni per preadolescenti ed adolescenti in emergenza? Dopo aver esplorato quelle per bambini tra 3 e 10 anni, avventuriamoci in questa nuova fascia di età.

Questa fascia di età è già delicata di per sé. Ci sono moltissimi cambiamenti che avvengono su tanti livelli a partire dagli 11 anni. Ad esempio, è più semplice che si abbiano sbalzi di umore. Ragazzi e ragazze potrebbero quindi per questo avere improvvise euforie o momenti di tristezza. Parlando delle relazioni, poi, ragazzi di questa fascia di età iniziano sempre di più ad entrare in conflitto con voi genitori per affermare la loro autonomia. Allo stesso modo, soprattutto i più piccoli, possono avere dei momenti in cui invece ricercano una forte vicinanza con  voi.

In tutto questo turbinio legato all’età, aggiungiamoci invece le caratteristiche dell’emergenza. Aggiungiamo, soprattutto, l’isolamento e la quarantena. A questa età, la relazione tra pari diventa fondamentale. Stare con gli amici diventa un bisogno primario, tanto da fare lotte costanti con voi per uscire, vederli, sentirli..

Come allora, questo turbine di emozioni tipici dell’età si unisce alle emozioni altrettanto forti che si possono provare in emergenza?

Proviamo a riflettere insieme innanzitutto sulla paura. Abbiamo visto la paura negli adulti. Ed abbiamo anche detto che la percezione del pericolo negli adolescenti potrebbe essere un po’ diversa. Potreste in fatti esservi ritrovati, in particolare nella prima fase di questa crisi, a dover affrontare forti richieste di uscire o voglia di farlo a prescindere da tutte le restrizioni. Ed in alcuni, potreste star lottando ancora con questo aspetto.

Rispetto allo stress, che abbiamo visto per gli adulti, negli adolescenti potrebbe anche essere più forte, proprio perché ancora più in contrasto con i meccanismi evolutivi normali. Se, ad esempio un bambino di 3 anni potrebbe provare piacere a stare più tempo in famiglia, un adolescente potrebbe invece sentire maggiormente frenata la sua spinta verso l’esterno e l’autonomia.

Come stanno vivendo i vostri figli questa emergenza? La vostra relazione, ne sta risentendo in qualche modo?

Per gli adolescenti che vivono l’emergenza, come per i bambini, è innanzitutto importante osservarli ed ascoltare quello che dicono, quello che non dicono, quello che fanno e quello che non fanno. Potrebbe spesso accadere infatti che anche chiedendo come stanno, vi rispondano “bene!!”, ma lo sentono veramente? O ci sono altri segnali che vi fanno dire altro? Una ragazza di 16 anni che ha passato un periodo molto difficile, mi diceva quanto le rispondesse questo “bene”, perché non riusciva a dire nulla di più. “Ma insomma, si vedeva che non c’era nulla che andasse bene.. io volevo che fosse ascoltato il mio grido di aiuto, che riuscivo a fare solo in questo modo”.

Come per i bambini, è importante anche interrogarsi rispetto invece a quei ragazzi che non esprimono assolutamente nulla. Quelli per cui il prima e dopo non fa alcuna differenza. E’ una situazione emergenziale.. come mai non è stato toccato da nulla? E’ possibile che questo cambio radicale, non comporti alcuna emozione? Stanno tenendo qualcosa dentro?

Passiamo quindi a vedere quali possono essere le reazioni comuni per adolescenti in emergenza. Ho scelto di non dividere la fascia 11-13 da quella 14-19, perché molte reazioni possono essere simili. Allo stesso modo, è una fascia di età molto ampia ed in cui ci sono differenze abissali in tantissimi aspetti. Queste reazioni, quindi, per quanto comuni, potrebbero essere molto diverse per modalità di espressione ed intensità.  Oltre questo, non dimentichiamo le differenze individuali. Come sempre, usiamo queste riflessioni come spunti da adattare alla nostra realtà familiare ed ai nostri figli.

Reazioni comuni dei preadolescenti  e degli adolescenti (11-19 anni)

  • Tristezza, umore basso, agitazione, sbalzi di umore e pianto. Sensazioni che possono essere più comuni già normalmente in questa fascia di età, si potrebbero accentuare ancora di più in emergenza.
  • Sonno disturbato e ritmo circadiano sballato. Ragazzi e ragazze potrebbero iniziare ad invertire il giorno e la notte, andare a letto molto tardi, far fatica ad addormentarsi, svegliarsi molto presto o avere ripetuti risvegli. Questo aspetto, potrebbe essere anche più difficile per voi da cogliere, perché potrebbero essere nella loro camera e sembrare che dormano, quando non è così. Ma se li osservate ed ascoltate bene, potreste vedere lo stesso i segni di questa difficoltà.
  • Cambiamenti  di appetito. In un periodo in cui l’attenzione verso il cibo e la forma fisica possono aumentare, potrebbero mangiare molto meno o iniziare a contare le calorie. Al contrario, potrebbero sentire il continuo bisogno di mangiare qualsiasi cosa, come se avessero costantemente il bisogno di riempire.
  • Sintomi fisici. Quando le emozioni sono troppe e sono faticose da esprimere,  possono prendere la via dei disturbi fisici, come mal di testa, cadute, mal di pancia, ecc.
  • Evitare la scuola. Le scuole si sono attivate per essere presenti anche online. Alcuni ragazzi, pur avendo i mezzi per poter seguire, si potrebbero rifiutare di seguire o far finta di essere collegati, quando invece non sentono gli insegnanti e la classe da molto tempo.
  • Mancanza di concentrazione  e fatica ad apprendere. Anche i ragazzi che sono in costante contatto con la scuola potrebbero fare tanta fatica nel fare i compiti, nel concentrarsi e nel seguire come prima le richieste della scuola.
  • Apatia, noia e perdita degli interessi e di energia . Come noi adulti, anche preadolescenti ed adolescenti in emergenza potrebbero sentirsi molto stanchi, senza voglia di fare nulla. Potrebbero non essere più interessati nemmeno da quello che di solito li ha molto stimolati e fare il minimo indispensabile..o anche meno.
  •  Isolamento dagli amici e dalla famiglia.  Le relazioni sono fondamentali sempre, ma in particolare a questa età. Allo stesso modo, in emergenza, ragazzi e ragazze potrebbero evitare di parlare e stare in relazione sia con voi che con chiunque altro. Potrebbero chiudersi in camera nel loro mondo. Ovviamente è molto diversa una chiusura verso la famiglia, accompagnata da un contatto con gli amici, la scuola, l’allenatore, ecc, rispetto ad una chiusura verso tutti.
  • Ignorare i comportamenti di pubblica utilità. Come già detto, potrebbero non aver paura del virus e della situazione e di conseguenza ignorare qualsiasi norma che ci è stata chiesta o imposta per combattere questa pandemia.
  • Passare ore dinanzi ad uno schermo senza fare altro. Molti dei ragazzi di questa età hanno a disposizione degli strumenti tecnologici. Ma come li usano? Potrebbero essere spinti a stare sempre online senza fare mai nulla veramente. Tutti in questo periodo stiamo di più dinanzi gli schermi, ma chiediamoci se stanno differenziando il tempo,  con alternanza tra lezioni scolastiche, chiamate con gli amici, musica, libri, serie tv oppure se magari, proprio per via della mancanza di energia ed interessi, scorrono solo lo schermo senza far nulla veramente o stanno solo sui videogiochi, senza mai alternare altro.
  • Comportamenti a rischio. Come per noi adulti, ed ancora di più, potrebbero avere dei comportamenti non salutari. Pensate quanto già in adolescenza è più semplice avere comportamenti di questo genere. In emergenza, seppur stando in casa sia più difficile, il rischio può aumentare. Abbiamo, ad esempio, già detto che potremmo cercare nell’alcool un aiuto per stare meglio. Un adolescente, assolutamente tranquillo da questo punto di vista, mi raccontava che al compleanno del suo fratellino, hanno fatto una festicciola in famiglia. Hanno preso lo spumante.. e a lui veniva tantissima voglia di berne sempre di più. C’erano i suoi genitori, era un comportamento che non avrebbe mai avuto in famiglia prima di questa epidemia. Eppure, come lui,  anche i vostri figli potrebbero cercare dei modi che sembrano più “semplici” per affrontare tutte le emozioni che sentono.

Ancora una volta, queste sono reazioni comuni e normali per adolescenti in emergenza. Sono però dei segnali di malessere che è importante prendere in considerazione per cercare delle modalità di supporto e gestione di queste reazioni che facciano stare meglio i nostri figli e le nostre figlie. Parleremo quindi presto proprio di quello che potete fare come genitori per il benessere dei vostri figli e delle vostre figlie anche in emergenza.

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