reazioni comuni in emergenza

Come sto reagendo a questa situazione critica? Quali sono le reazioni comuni in emergenza? L’emergenza Coronavirus, come qualsiasi altra emergenza, è una situazione imprevista e straordinaria. Ci troviamo quindi a fronteggiare una situazione, che come abbiamo visto, può attivare forti emozioni e reazioni. Alcuni sintomi che sentiamo in emergenza, possono essere reazioni assolutamente normali in una situazione anormale e straordinaria.

Questo vuol dire che, se normalmente avere alcune delle reazioni seguenti può essere un campanello di allarme, quando si è in emergenza, la situazione cambia. Può essere normale sentirsi tristi, arrabbiati, nervosi, spaventati. Come abbiamo visto, anche reazioni come stress o emozioni come la paura, se in certi limiti, possono essere assolutamente funzionali.

In emergenza, quindi, potrei avere sintomi come questi:

  • Difficoltà del sonno. Potrebbe succedere di far fatica ad addormentarsi o magari avere frequenti risvegli. Potremmo anche fare più incubi. O anche svegliarci prima del dovuto. La paura, e non solo, ci può attivare molto! Possiamo quindi fare più fatica a dormire tranquillamente.
  • Fatica a concentrarsi. Ne abbiamo già parlato rispetto allo stress. Non riuscire a concentrarsi anche sulle attività più semplici o che ci piacciono, può essere normale quando si vive una situazione di emergenza. Le nostre energie in fondo sono concentrate su altri aspetti.
  • Difficoltà di memoria. Possiamo dimenticare le cose più semplici o trovarci a non ricordare perché ad esempio siamo andati in una stanza. Le difficoltà a ricordare qualcosa possono essere reazioni comuni in emergenza. Anche in questo caso, possono essere dovute a tutte le attivazioni di cui abbiamo parlato.
  • Comportamenti rischiosi. Queste forti emozioni ed attivazioni possono spingermi a cercare dei modi per attenuare tutto quello che provo. Non sempre le prime cose che ci vengono da fare sono azioni che ci possono realmente far bene. Come abbiamo visto per lo stress, potrebbe venirmi voglia di bere di più alcolici, per sentirmi più sereno. Potrei aver voglia di fumare molto di più per alleggerire apparentemente la tensione e le emozioni negative. Potrebbe venirmi voglia di giocare per moltissimo tempo con i videogiochi (escludendo tutto il resto) o giocare d’azzardo. Sono azioni che sul momento sembrano farci rilassare, anche se potrebbero poi avere delle conseguenze negative.
  • Affaticamento e mancanza di energia. Pur stando in casa e pur facendo molto meno di quello che abbiamo sempre fatto, potremmo sentirci molto stanchi ed affaticati. Questo potrebbe portarci ad avere ancora meno voglia di fare qualcosa. In effetti, pensiamo alle caratteristiche dell’emergenza Coronavirus, a cosa ci fa soffrire, alla quarantenaalle fasi psicologiche, all’attivazione di paura e stress.. in realtà il nostro lavoro è veramente tanto!
  • Irritabilità ed irrequietezza. Sentirsi agitati, irrequieti, irritabili.. possono essere delle reazioni comuni in emergenza. Negli incontri in gruppo che sto facendo in questi giorni è uno degli aspetti che stupisce di più tutti. Ma come dicevamo parlando dello stress, può essere normale!
  • Isolamento e chiusura. Una reazione già comune in emergenza, potrebbe essere ancora aumentata in questa emergenza. La quarantena, infatti, potrebbe facilitare questa reazione. Può essere normale non aver voglia di sentire o interagire con nessuno in alcuni momenti. Forse a volte vorremmo poter stare per conto nostro.
  • Tristezza e crisi di pianto. Le persone che incontro online in questo periodo spesso sono spaventate dal fatto che a volte si sentano nostalgiche, abbiano qualche crisi di pianto o si sentano tristi. Ma come non poterlo essere? Stiamo rinunciando a cose per noi importanti, siamo lontani da persone molto care, abbiamo stravolto le nostre abitudini.. può accadere! Esprimere le emozioni connesse a tutto questo è assolutamente comune e normale.
  • Intrusività di pensieri ed immagini. Alcune scene o alcune notizie possono essere molto forti tanto da farci provare shock. Potrebbe capitarci quindi di continuare a rivederle o a ripensarci. Dal mio piccolo osservatorio, ad esempio, immagini e pensieri ricorrenti sembrano essere le file di camion militari che vanno verso i cimiteri oppure le persone in  terapia intensiva circondate da personale sanitario bardato. Un pensiero ricorrente che mi portano molte persone potrebbe essere anche quello del fatto che chi sta male non può stare accanto ai propri cari e viceversa.

 

Come dicevamo, queste possono essere reazioni comuni in emergenza. Allo stesso modo, riconoscere che possiamo averle, non significa che non possiamo fare nulla per stare meglio. Anzi,  conoscerle ci può aiutare a stare meglio. Non significa negare che ci sono cose che ci fanno stare male, ma accettarle e contemporaneamente trovare una strategia per il benessere. Vedremo quindi presto cosa possiamo fare per il nostro benessere, così come quali sono invece gli aspetti che devono farci preoccupare.

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