Benessere in Emergenza

Come possiamo star bene  in emergenza? Abbiamo visto quanto le caratteristiche di situazioni critiche come questa possano farci soffrire, vivere paura ed ansia, produrci stress.. Le riflessioni fatte insieme ci hanno portati a capire che possiamo avere reazioni emotive che sono normali. Allo stesso modo, sono reazioni che possono farci provare malessere. A lungo andare, inoltre, queste reazioni possono avere degli impatti sulla nostra vita e sul nostro benessere psicofisico.

Una carta da giocare importante è la nostra resilienza. La resilienza, in fisica o in ingegneria,  è la capacità che un materiale ha di assorbire un urto senza rompersi. Questa metafora molto concreta ci aiuta a comprendere meglio questo concetto anche in ambito psicologico. La resilienza è quella capacità che ci permette di fronteggiare eventi critici e potenzialmente anche molto traumatici in maniera positiva. La resilienza ci permette di riorganizzare in modo positivo la nostra vita, anche di fronte a difficoltà molto grandi. Questa capacità ci aiuta a ridurre gli effetti dell’eccesso di stress e ci apre a cogliere opportunità positive anche in situazioni negative. E’ quindi una capacità che ci permette di affrontare e superare un momento emergenziale, come quello che stiamo vivendo.

Se ci pensiamo, anche se in misure magari ridotte, l’emergenza Coronavirus non è la prima situazione difficile che ci troviamo a vivere. Ognuno di noi, nella sua storia, avrà potuto attraversare dei momenti particolari in cui ha dovuto essere resiliente ed affrontare le difficoltà. Probabilmente, da queste situazioni, potreste anche aver colto delle opportunità.

Proviamo allora a riflettere. Come abbiamo affrontato situazioni difficili che ci sono capitate? Che cosa ci ha aiutato? Quali risorse abbiamo messo in campo? Possiamo utilizzare degli strumenti che ci sono serviti in passato? Possiamo migliorare qualcosa che invece non ha funzionato?

COSA CI PUO’ AIUTARE, ALLORA, A STAR BENE IN EMERGENZA?

Già le riflessioni su esperienze passate possono essere un utile aiuto. E’ difficile dare delle ricette che valgano per tutti noi. Ognuno di noi è unico così come unico sarà il suo modo di reagire ed affrontare le situazioni critiche ed emergenziali.  Proviamo allo stesso modo a fare delle riflessioni su degli aspetti che potrebbero aiutarci. Importantissimo è poi che queste cose vengano utilizzate più come stimoli che come ricette e che quindi ognuno poi trovi la sua personale ricetta per il benessere.

Rimaniamo connessi

E’ un’emergenza che per le sue caratteristiche e per le restrizioni imposte, come la quarantena, ci chiede di isolarci. Allo stesso modo, abbiamo visto come l’ingaggio sociale possa essere importante per contrastare la paura, lo stress e alcune altre cose che possono farci soffrire.  Troviamo allora il modo di rimanere collegati agli altri! Facciamo videochiamate o chiamate con le persone care, anche se non è lo stesso che vederle di persona. Troviamo il tempo per sentire persone che non sentiamo da tempo. Chiacchieriamo con i nostri vicini a distanza, dal balcone, ognuno dal suo giardino.. Stare insieme e poter comunicare, in questi momenti, è di fondamentale importanza, per bambini, bambine, adolescenti..ma anche per gli adulti!

Esprimiamo le nostre emozioni

Tante volte, nella nostra cultura si sentono frasi come “sei grande, quindi devi resistere”, “non puoi piangere, sei un maschio”.. come se esprimere le proprie emozioni fosse qualcosa di sbagliato e non appropriato. Esprimere le nostre emozioni in modo adeguato è di fondamentale importanza per il nostro benessere. Abbiamo visto che l’emergenza Coronavirus può farci avere delle reazioni emotive forti. Esprimerle, con le parole o con altri mezzi, è fondamentale per stare bene in emergenza.. e non solo! Le emozioni non espresse possono avere degli altri effetti dannosi per la nostra salute psicologica. Lo specificheremo parlando delle strategie per figli o figlie adolescenti, ma anche per gli adulti può essere molto molto utile.

Cerchiamo uno stile di vita sano

Reazioni emotive forti , stress, paura.. potrebbero portarci a bere più alcool, fumare di più, mangiare troppo o troppo poco. Proviamo ad avere quindi uno stile di vita sano, mangiare bene e regolarmente e trovare un sistema per continuare a fare sport o iniziare a fare qualcosa se non lo facevamo prima.

Ritroviamo una routine

Questa emergenza, con le sue caratteristiche e le sue restrizioni, ci ha portato a stravolgere la nostra routine. Questa invece, in un momento di incertezza, ci può dare una maggiore stabilità. Ne parleremo meglio rispetto a bambini, bambine ed adolescenti, ma è fondamentale anche per noi adulti! Ritrovare un ritmo, magari anche un po’ diverso da quello abituale, ci può tranquillizzare e contrastare le cose che non ci fanno stare bene.

Troviamo spazio per riposare bene

Anche se alcuni potrebbero non avere nulla da fare, altri potrebbero invece essere molto impegnati. Penso ad esempio agli insegnanti (ma non solo) che in questo periodo stanno lavorando spesso molto di più. Penso ai docenti perché lavoro spesso con loro. Ed in tanti mi dicono che le ore di lavoro ormai non si contano e spesso non hanno nemmeno più giorni liberi. Sicuramente lavorare e tenerci impegnati può essere utile. Potremmo non pensare a quanto sta accadendo, così come sentirci utili. Ma la prima cosa è ricordare che potremmo utilizzare troppe energie, attivati come siamo dalla situazione emergenziale. Prendiamo allora le nostre pause, utilizziamo i giorni festivi per fare qualcosa per noi.

Informiamoci, ma con delle accortezze

Abbiamo parlato delle caratteristiche dell’emergenza.  L’incertezza è una delle principali. Ed è una di quelle che ci fa stare peggio.  Avere quindi informazioni chiare e precise è fondamentale . Questo ci aiuta a ridurre il senso di in certezza. Le informazioni dovranno essere però arrivare da fonti attendibili. Ci sono moltissime fake news che circolano e che potrebbero agitarci ancora di più. Stiamo attenti anche che siano comprensibili per il nostro grado di conoscenza della medicina. Leggere paroloni incomprensibili a volte è molto peggio. Al contempo, però, stare troppo dinanzi a queste informazioni può aumentare il senso di ansia. Per comprenderlo meglio, facciamo questo esempio. Durante i  terremoti si chiede ai genitori di non esporre continuamente i figli alle immagini della scossa. Perché? Semplicemente perché potrebbe sembrare che stia accadendo ancora, è una scossa che non ha mai fine. Ancora di più può valere per questa emergenza. Il cambiamento dei dati è visibile di giorno in giorno, anzi ancor di più di settimana in settimana. Continuare a sentire tantissime informazioni, da un alto ci potrebbe  tranquillizzare perché pensiamo di avere sotto controllo la pandemia. Dall’altro, invece, potremmo percepire un pericolo costante che ci mette in estrema agitazione. Proviamo allora a stabilire dei momenti della giornata in cui informarsi, massimo un paio al giorno.

Sperimentiamo

I cambiamenti non sono sempre in negativo! Proviamo a sperimentare qualcosa che avremmo voluto fare da tempo o qualcosa che ci intriga. Nuove esperienze positive possono aiutarci a stare meglio e a ricaricarci, donandoci emozioni positive. Può essere dal curare il giardino, fare una torta, imparare un nuovo sport, ricamare, dipingere.. qualsiasi cosa che mi fa piacere fare ed imparare. Ne parleremo meglio più avanti.

Dedichiamoci all’altruismo

La sensazione di star facendo del bene agli altri e di essere di aiuto è un importante aspetto durante le emergenze (e non solo!).  Innanzitutto è importante ricordare perché siamo a casa: proprio per aiutare la nostra comunità ad andare avanti e a non  aumentare il contagio. Possiamo,  poi, pensare anche a qualche azione che ci può far percepire questo benessere ancora di più. Quale potrebbe essere? Fare la spesa ai nostri vicini anziani che non possono uscire? Chiamare una persona che sappiamo essere in casa da sola? Ovviamente è importante che sia qualcosa che tu hai voglia e piacere di fare.

 

Avete altre idee per stare bene in emergenza? Condividetele!

Ma se tutto questo non funziona? Quando è importante preoccuparsi e chiedere un supporto? Lo vedremo presto insieme!

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