Aiutare i figli a star bene in emergenza

Come genitori, aiutare i nostri figli a star bene in emergenza, è uno dei primi pensieri che ci viene.  Cosa potete fare per aiutarli a star meglio?

Partiamo come sempre da noi adulti. Anche in emergenza, continuiamo ad essere degli esempi importanti. Giulia, mamma di Nicola, 5 anni, diceva che da quando il papà lavora a casa, il suo gioco preferito è imitare il papà che lavora al computer. O anche una piccolina che seguo in terapia, ormai online, la prima volta che ci siamo viste in videochiamata ha esultato dicendo: “finalmente una videochiamata tutta per me, come la mia mamma ed il mio papà”.

Siamo esempi per queste cose molto concrete, figuratevi quanto lo siamo per gli aspetti emotivi. Questo è un altro importante motivo per cui è fondamentale prima prenderci cura di noi, riflettere sulle reazioni che questa emergenza ci sta attivando. Soprattutto è importante fare qualcosa per stare meglio e chiedere aiuto se sento che qualcosa mi preoccupa.

Pensate a vostro figlio o a vostra figlia. Come potrà imparare che è normale sentirsi impauriti, stanchi stressati, tristi.. in emergenza se noi per primi non lo ammettiamo? Potrà esprimere in modo positivo le sue emozioni, se non lo può imitare da qualcuno? Come potrà imparare a prendersi cura di se stesso se per prima non lo fate voi? Ritorna la frase del ragazzino di 11 anni che mi chiedeva come fosse possibile chiedere aiuto ai genitori, “se i genitori in questo momento sono più agitati di me?”. Ci può stare! Ma se vedo che i miei genitori accettano queste emozioni e se ne prendono cura può essere molto diverso.

Ecco qui un elenco di spunti di riflessione da prendere in considerazione per aiutare i figli in emergenza. Li accenneremo ora, ponendoci delle domande, poi li approfondiremo ne i prossimi articoli.

  • Pazienza, tolleranza  e rassicurazioni verbali e fisiche. Iniziamo da un supporto scontato, ma anche spesso complicato da fornire in emergenza. Abbiamo detto che i nostri figli potrebbero avere comportamenti a volte difficili da gestire per noi. O magari avere comportamenti che riteniamo intollerabili. In emergenza, però, potrebbero essere un modo di reagire normale e comune. Come possiamo fare per creare questo stato d’animo prima in noi? Come possiamo rassicurare realmente bambini e ragazzi?
  • Dialogare sull’emergenza. Spesso quello che ci viene da fare, essendo un argomento molto complicato, anche a livello emotivo, è quello di evitare di parlarne con i nostri figli. Parlare con loro con linguaggio adeguato all’età del Coronavirus è fondamentale. Come state parlando del virus con i vostri figli? Cosa è difficile da affrontare nel dialogo con loro?
  • Poterli far esprimere e far parlare di emozioni e sentimenti. Vorremmo sempre che i nostri figli stessero bene. Ci viene spesso da dire frasi come “non devi aver paura”, “non essere triste”,  “non c’è nulla per cui arrabbiarsi”. Eppure le emozioni ci sono e se si esprimono, possono poi farci stare meglio. Ne parleremo presto, ma intanto guardiamo questo video preso da Inside Out.

    L’atteggiamento di Gioia e di Tristezza è molto diverso ed effettivamente l’effetto che sortisce è opposto. Cosa ne pensate?  Accenniamo anche che non ci si può  esprimere solo con le parole. Potete quindi incoraggiare i vostri figli ad esprimersi  anche attraverso giochi o disegni o storie .. è un aspetto molto importante, lo vedremo insieme. Quale è il metodo con cui i vostri figli esprimono meglio le  emozioni?
  • Ricostruire la routine ed incoraggiare a tenerla. La routine dà molta sicurezza, ai più piccoli, ma anche a noi. In un periodo come questo, in cui l’incertezza è una delle caratteristiche predominanti della crisi ed in cui tutte le vecchie abitudini sono impossibili, diventa essenziale avere delle abitudini. Non necessariamente deve essere la stessa identica routine di prima. Non possiamo negare l’evidenza. Ma trovare un ritmo nella giornata, mentendo anche la differenza con i giorni di festa, può aiutare tanto. Come è cambiata la vita dei vostri figli? Quali nuove abitudini vi siete dati? 
  • Mantenere i contatti sociali. Questa emergenza ci chiede di isolarci. Continuare a coltivare i contatti sia con amici e compagni che con persone importanti, come familiari, è un aspetto che può aiutare molto. Questi incontri saranno possibili per la maggior parte tramite incontri online. Sarà quindi importante rivedere anche tutte le regole rispetto all’utilizzo di pc, cellulari, tablet, in modo da utilizzare le potenzialità e minimizzare i rischi. Ci rifletteremo insieme presto.Intanto, i vostri figli stanno mantenendo i contatti con gli altri? Con chi? Quali nuove regole ci sono per l’utilizzo della tecnologia?
  • Altruismo. In emergenza l’impotenza potrebbe far star male i vostri bambini ed i vostri ragazzi. Poter essere di supporto agli altri, invece, è un antidoto contro il malessere e contro l’impotenza. Che cosa potrebbero fare i vostri figli in sicurezza, per aiutare gli altri e star meglio loro stessi? Presto vedremo qualche esempio.
  • Mantenere uno stile di vita sano. Sia per l’alimentazione che per il sonno che per l’attività fisica, è importante continuare a tenere con i nostri figli alcune regole che li facciano star bene anche a livello fisico. In situazioni critiche come questa, è semplice dimenticare questi aspetti. Cosa possiamo fare per continuare a far avere ai nostri figli un sano stile di vita?
  • Sperimentare. Avere più tempo a disposizione, per i vostri figli, può essere un’occasione per sperimentare qualcosa di nuovo, imparare qualcosa che non c’è stato tempo di fare prima, scoprire nuove passioni… Questo può farli sentire stimolati e competenti, aiutando quindi a contrastare il malessere che sentono. Che cosa stanno sperimentando i tuoi figli di nuovo? In che cosa potresti incoraggiarli?
  • Cogliere e sviluppare le riflessioni seminate dall’emergenza. La situazione nuova e la differenza nello stile di vita potrebbe portare in noi stessi e nei nostri figli molte riflessioni. Potete condividerle, cogliere quelle che vengono dai vostri bambini e ragazzi e provare ad utilizzarle anche nella nuova normalità. Che cosa ti sta facendo apprezzare questa situazione? Che cosa stanno scoprendo i tuoi figli?
  • Incoraggiare il contatto con la scuola. La scuola è uno dei luoghi principali per bambini ed adolescenti. “La nostra seconda famiglia, nel bene e nel male”, dice un ragazzo che conosco. Una scuola a distanza non è come essere insieme. Ma allo stesso modo favorire i contatti è importante per moltissimi motivi, non solo di apprendimento; lo vedremo in seguito. Per cosa la scuola potrebbe essere importante per  tuo figlio? Come reagisce rispetto alla scuola?

Ci sono altre cose che non abbiamo nominato, ma possono essere utili per aiutare i figli a star bene in emergenza?

Aiutare i nostri figli a star bene in emergenza è una sfida. Sono sicura che le vostre riflessioni possano essere importanti per vincerla! Vediamo ora ognuno di questi aspetti uno ad uno, per poi parlare di quando preoccuparsi e chiedere un supporto.

 

 

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