Famiglie in emergenza

Una famiglia in emergenza! Potrebbe essere il titolo di una serie tv… o anche famiglie in emergenza! Probabilmente nella vostra casa staranno accadendo talmente tante cose in questo periodo di quarantena, che effettivamente ci sarebbe il materiale giusto ;).  Ed infatti oggi iniziamo la prima “puntata” di una serie di articoli per genitori che hanno figli dai 3 ai 19 anni. Abbiamo riflettuto prima con chi sta costruendo una famiglia ed è in dolce attesa. Ci siamo poi occupati di chi ha appena iniziato il viaggio in tre. E proprio ultimamente abbiamo parlato di genitori con bambini da 1 a 3 anni. Fasi delicate per genitori, per cui le abbiamo trattate in articoli differenti.

Cosa accade in Famiglia?

Anche chi ha figli più grandi, si sta trovando ad affrontare una situazione particolare.  I nostri figli e le nostre figlie erano abituati ad andare a scuola. Nei pomeriggi è probabile che avessero tantissime attività differenti.. ed invece ora si trovano all’improvviso 24 ore al giorno in casa. Probabilmente anche voi siete in casa perché non state lavorando. O state facendo smart working. Tutti insieme in casa, tutto il giorno e tutti i giorni.. e spesso non in dei castelli.  Già questa è una bella sfida. Il clima si potrebbe accendere costantemente a prescindere dal numero dei vostri figli e dalla loro età. Potreste anche essere genitori che continuano a lavorare fuori casa: e questo accende altro stress! E potreste anche essere in prima linea, con tutta la fatica e le emozioni che questo comporta! Essere famiglie in emergenza, qualsiasi sia la vostra composizione e il vostro stile ora, potrebbe attivare delle difficoltà.

A tutto questo, infatti, aggiungiamo sempre il fatto che siamo in emergenza. Questa emergenza è iniziata proprio durante le vacanze di Carnevale, rispettate in quasi tutte le scuole di Italia. Forse per questo potrebbe essere partita anche un po’ in sordina. Ma man mano che i giorni si accumulavano e le notizie crescevano, sia per voi che per i vostri figli la situazione potrebbe essere molto cambiata. Le restrizioni si sono fatte sempre più strette, sino ad arrivare ad una quarantena molto stringente.

E cosa dire poi delle caratteristiche di questa emergenza? Ha in sé degli aspetti particolari, che ci possono far soffrire come in altre emergenze o anche in modo diverso.

Prima parliamo di noi stessi…

Iniziamo allora da noi genitori! Come state? Come vivete questa situazione? Nonostante io lavori molto più spesso con bambini, bambine ed adolescenti, non è un caso aver iniziato questa rubrica invece dagli adulti. Ci riferiremo sempre a questi aspetti.

Una delle fatiche principali che come genitori ci troviamo a vivere è che siamo anche noi in emergenza. Teniamolo sempre in mente. Questo significa che dobbiamo affrontare ansia, paura e stress sia per noi stessi, ma anche per la nostra famiglia. Può essere allora un peso maggiore. Ed ancora di più dobbiamo prenderci prima cura di noi stessi e prima pensare a noi.

Parleremo di come possono stare i nostri figli e le nostre figlie.. ma se per prima cosa non ci chiediamo come stiamo noi, probabilmente non riusciremo ad ascoltare i segnali  che bambini, bambine ed adolescenti ci lanciano. E questi segnali spesso non sono parole chiare e limpide. A volte potrebbero essere segnali che ci attivano emozioni come la rabbia.  Se noi non stiamo bene, ancor bene riusciremo ad ascoltarli e a prenderci cura di loro.

Dunque, ancor prima di pensare a come possono stare figli e figlie, pensiamo a come stiamo noi. Che reazioni stiamo avendo? Sono reazioni comuni? C’è qualcosa di cui preoccuparmi rispetto a me stesso? Come io sto vivendo questa emergenza? Che cosa suscita in me? Cosa posso fare per stare bene? Lo sto facendo? Sta funzionando?

Insomma, riprendendo la metafora della mascherina in aereo per i cali di pressione, mettiamo prima a noi stessi la mascherina e poi ai nostri figli. Se mettendola prima a loro, noi sveniamo per la mancanza di ossigeno, non faremo bene né a loro né a noi stessi.

…poi dei nostri figli e delle nostre figlie

Dopo questa fondamentale premessa,  ricordiamo che bambini, bambine ed adolescenti  possono rispondere in tantissimi modi ad una situazione emergenziale. Questo può dipendere dalla loro età, da come stavano già prima,  dalle risorse e dalle fragilità che ognuno di noi, come loro, ha, dal loro unico e particolare stile personale…

Proprio per queste differenze, prima di tutto affronteremo le normali reazioni per ogni fascia di età (3-5 anni, 6-10, 11-13, 14-19). Dopo di questo, proveremo a riflettere su delle strategie che possiamo usare per affrontare queste reazioni, che, anche se normali, possono far star male. Ed infine, come fatto con noi adulti, ci chiederemo quando invece è importante preoccuparsi e chiedere un eventuale confronto con un professionista.

Ma prima di salutarci, iniziamo anche a chiederci allora come stanno i nostri figli e le nostre figlie. Come stanno vivendo l’emergenza? Come sono le loro reazioni? E’ cambiato qualcosa nel loro atteggiamento? Cosa mi preoccupa? Sembrerà una domanda banale, ma è una domanda che spesso, negli incontri in gruppi online che sto conducendo con genitori, sembra essere inattesa. Una domanda così normale, ma che presi da tutto quello che questa emergenza comporta non viene sempre all’attenzione.

Vivere da famiglie in emergenza può essere molto faticoso! E’ normale!

 

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