SCUOLA

Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la vita a credersi stupido. (A. Einstein)

La scuola è un luogo fondamentale per bambini, bambine ed adolescenti , in cui la loro crescita affettiva e sociale è importante come lo studio.

 

Ed è lì che si hanno infinite possibilità per la promozione del benessere.

 

Lavoro dal nido alla scuola secondaria di secondo grado, con le classi, i singoli bambini, bambine ed adolescenti.

 

Lavoro anche con insegnanti, collaboratori scolastici e genitori, sia con incontri o percorsi formativi, che con momenti di dialogo tra i vari attori presenti all’interno del contesto scolastico.

 

Ritengo però che gli interventi che riescono meglio, sono quelli che vedono l’integrazione di lavori con tutte le persone che sono coinvolte nella scuola. Sono percorsi integrati che permettono veramente di mettere al centro bambini, bambine, adolescenti e lavorare in collaborazione per intervenire sui disagi già esistenti, prevenire alcune situazioni oppure promuovere il benessere.

 

Ogni progetto è co-costruito… per me è importante sentire quello che veramente voi desiderate, quello di cui c’è bisogno, quello che può essere utile per quello specifico gruppo in quel preciso contesto. Anche i progetti che svolgo a livello nazionale, preferisco adattarli al contesto.

 

Ecco alcuni esempi di argomenti che tratto nelle scuole e di progetti realizzati. Trovate altri percorsi per la scuola nella sezione cittadinanza attiva e diritti umani oppure, se è avete bisogno di una consulenza su un particolare disagio che nasce all’interno della scuola visitate la sezione consulenza e psicoterapia. Per ultimo, se avete subito un qualche evento emergenziale, oppure se volete diffondere una cultura dell’emergenza nella vostra scuola, visita la sezione emergenza  per conoscere cosa propongo su queste tematiche.

Ci troviamo continuamente di fronte a una serie di grandi opportunità brillantemente travestite da problemi insolubili. (J. W. Gardner)

-BULLISMO E CYBERBULLISMO-

Alla fine, non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma i silenzi dei nostri amici. (M. L. King)

Bullismo e cyber bullismo sono due fenomeni di gruppo che sono spesso presenti nelle classi ( e non solo…). Hanno caratteristiche ben specifiche e sono quindi distinguibili da litigi ed altri atti di prepotenza. Infatti, in queste situazioni, la prepotenza continua nel tempo, viene agita verso un compagno o una compagna da un altro o un’altra ma con l’appoggio (più o meno esplicito) del resto del gruppo, che aiuta, rimane in silenzio, ride, condivide foto imbarazzanti o aggiunge “mi piace” in gruppi online in cui chi subisce viene preso/a in giro. Ha quindi una natura sociale e vi è una percezione di differenza di potere tra chi mette in atto le prepotenze e chi le sopporta.

 

Piccole dinamiche possono già ritrovarsi nei bambini e nelle bambine della scuola dell’infanzia. E’ importante quindi iniziare una prevenzione precoce e con interventi che promuovano il benessere e tutti quei fattori protettivi, come la cooperazione, l’espressione delle emozioni, ecc.

 

In altri casi, laddove la situazione è più conclamata, faccio interventi che sono sull’intero gruppo classe e ancor meglio sull’intero contesto scuola.

 

A seconda delle situazioni, quindi, creo laboratori per le classi, momenti di formazione per genitori o per insegnanti.

 

Ecco un esempio di progetto con al centro la figura dell’insegnante, ma che tiene in considerazione anche tutte le altre figure coinvolte nel contesto scolastico .

Non tutto ciò che viene affrontato può essere cambiato, ma niente può essere cambiato finché non viene affrontato. (J. Baldwin)

-EDUCAZIONE ALL’UTILIZZO CONSAPEVOLE DELLE TECNOLOGIE-

Nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, cessate anche di essere in grado di farlo. (J. Barrie).

Le tecnologie sono parte integrante della nostra vita.. ed ancora di più di quella di bambini, bambine ed adolescenti. Capita spesso che però, come insegnanti, come genitori, come educatori non ci sentiamo in grado di avvicinarsi alla loro realtà, perché magari noi non le sappiamo usare bene, ci sentiamo imbranati, oppure non sappiamo come approcciarsi, o riteniamo che le nuove generazioni ne sappiano più di noi, vedendo la velocità che hanno nell’imparare e nell’utilizzare qualsiasi strumento.

 

In realtà, la figura di adulto di riferimento è molto importante, in quanto bambini, bambine ed adolescenti magari intuitivamente sono più veloci di noi ad apprendere alcuni utilizzi, ma a livello educativo noi continuiamo ad essere per loro le figure di riferimento. E’ per questo che è fondamentale avvicinarsi a questo mondo e comprendere il nuovo ruolo che ci spetta come adulti, una nuova complessità nell’essere figura di riferimento, ma anche un qualcosa ricco di stimoli.

 

Le tecnologie, come ogni altro oggetto, sono strumenti, per quanto potentissimi. E’ quello che ognuno ed ognuna di noi ne fa che segna la differenza.

 

Conduco laboratori in classe con bambini, bambine ed adolescenti, con modalità e linguaggi diversi, dalla scuola dell’infanzia sino alla scuola secondaria.

 

Svolgo incontri di formazione e confronto tra genitori, dal nido alla scuola secondaria, in quanto l’educazione alle tecnologie è un aspetto dell’educazione che è importante curare sin dalla nascita.

 

Lavoro con gli insegnanti e le insegnanti sia facendo loro formazione su queste tematiche, che co-progettando lavori che loro stessi/e possono poi fare nel loro nido o nella loro scuola e facendo tutoraggio, in modo che possano poi essere in grado di condurre in autonomia il lavoro.

 

Ecco un lavoro svolto dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado in un istituto comprensivo della provincia di Lecce.

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare. (Seneca).

-EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’-

L'essenziale è invisibile agli occhi. (A. de Saint-Exupéry)

Educare ad una vita emotiva e relazionale buona è una delle sfide più importanti della scuola. Ci moltissimi modi di fare percorsi di questo tipo nella scuola. Io lavoro sempre sulla base della richiesta specifica della scuola. Si possono progettare molti percorsi differenti per le classi, che partano dal tema generale o che approfondiscano specifiche emozioni o specifiche situazioni emotive (es: relazioni d’amore).

 

Quello da cui non si può prescindere in questo momento, è associare anche l’aspetto dell’emotività a quello delle tecnologie e delle relazioni che si sviluppano online.

 

Lavoro sia con le classi che con gli adulti di riferimento su questo tema.

 

Ecco l’esempio di un lavoro svolto in una scuola secondaria di primo grado nell’arco dei tre anni di ciclo.

La vostra visione apparirà più chiara soltanto quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all'esterno sogna. Chi guarda all'interno si sveglia. (C. G. Jung)

-CLIMA SCOLASTICO & CONFLITTI-

Da soli si cammina veloci, ma insieme si va lontano. (F. Clerici)

Un buon clima a scuola, come emerge da molte ricerche nazionali ed internazionali, favorisce un buon apprendimento, oltre che il benessere in tutte le persone che frequentano la scuola.

Importante è quindi promuovere un clima di benessere o intervenire nelle situazioni in cui c’è qualche situazione che non permette questa serenità.

 

Lavoro con le classi, anche in situazioni molto critiche, per promuovere lo star bene a scuola. Inoltre, lavoro con insegnanti per far in modo che siano loro stessi che si facciano promotori di questo nella loro classe, attraverso formazioni e tutoraggi.

 

Ecco un esempio di un lavoro svolto in una classe seconda della scuola primaria, in cui il clima era pieno di conflitti che creavano un disagio generalizzato 

Se spostiamo i macigni, anche il fiume cambierà il suo corso. (Maestro Zen)

-ABUSO & MALTRATTAMENTO-

Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella “zona grigia” in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi. (R. Levi Montalcini)

La scuola ha una grande opportunità: conosce tutti i bambini, le bambine e gli/le adolescenti. Sino all’obbligo scolastico, infatti, nessuno e nessuna viene escluso/a.. e quindi può anche avere la grande capacità di prevenire abusi e maltrattamenti e di intercettare quelle situazioni che possono sfociare o che sono già abusanti in modo conclamato.

 

Le tecnologie aumentano poi i possibili metodi di adescamento, tanto che anche bambini e bambine piccoli vengono intercettati attraverso giochi online o siti preferiti e rischiano ancora di più.

 

In questo ambito, lavoro sia con le classi, per dare prerequisiti per segnalare eventuali abusi o per non esserne vittima, che con insegnanti per riflettere con loro sui possibili campanelli di allarme e sulle modalità di intervento in queste situazioni, soprattutto quando le emozioni dello stesso insegnante possono essere molto intense.

 

Inoltre, importanti sono anche i lavori con l’intero contesto scolastico, per rendere uno dei principali luoghi frequentato da bambini, bambine ed adolescenti, un luogo sicuro e protetto.

 

Ecco un progetto esempio di formazione per insegnanti su questo argomento

Per essere qualcuno che non sei mai stato, per avere ciò che non hai mai avuto, devi essere disposto a fare qualcosa che non hai mai fatto. (S. M. R. Covey)

-DIALOGO GENITORI – ADOLESCENTI-

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi (M. Proust)

L’adolescenza è un momento particolare della vita in cui moltissime cose cambiano. Tra questi, il rapporto con i genitori si fa più conflittuale, proprio perché i ragazzi e le ragazze hanno il bisogno di differenziarsi dalla mamme e dal papà e di trovare una loro identità.

 

Capita spesso che comprendersi è difficile e le preoccupazioni ed i pregiudizi da entrambe le parti aumentano.

 

I percorsi di dialogo con genitori e adolescenti vogliono far comprendere meglio il mondo dell’altra parte; sono utili anche per far sentire, che in caso di difficoltà, in famiglia ci sono delle tematiche su cui si può parlare.

 

Le attività si svolgono in modo che i genitori NON lavorino con i propri figlie e le proprie figlie, ma allo stesso modo si possa capire quale è la prospettiva dell’altro.

 

Normalmente, per ogni tematica trattata, c’è sia un incontro con solo i genitori che un incontro con il gruppo di ragazzi e ragazze prima e dopo l’incontro centrale di dialogo.

 

E’ fondamentale che il gruppi di adolescenti sia un gruppo che già si conosce (es: gruppo classe, gruppo sport, ecc).

 

Ho fatto questo tipo di incontri sia per risolvere situazioni in cui era accaduto qualcosa, ad esempio in una classe in cui ragazzi e ragazze avevano trasgredito un’importante regola scolastica, che in situazioni in cui vi era solo la volontà di dialogare su un tema specifico.

 

Ecco qui un esempio di dialogo tra un gruppo di genitori e adolescenti sulle tematiche di alcool/droga, sessualità e gruppo dei pari.

Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle, ma è perché non osiamo farle che sono difficili. (Seneca)

-DIALOGO SCUOLA – FAMIGLIA-

Il miglioramento della qualità della vita di una persona non consiste solo nella recessione dei sintomi, ma nell'incremento della vita spirituale, nell'accorgersi appunto di quello che succede, fra sé e gli altri, fra sé e sé., fra sé e i fiori, fra sé e le cose… tutti i fra che possono venire in mente. (Quattrini)

Andando in giro per le scuole, parlando con insegnanti e genitori, sempre più spesso mi capita di cogliere una lontananza tra i due mondi più importanti per bambini, bambine ed adolescenti. Spesso capita anche di avvertire posizioni contrapposte che rischiano di creare varchi in cui bambini, bambine ed adolescenti possono perdersi.

 

Il dialogo tra scuola e famiglia è invece fondamentale, difficile, ma possibile, soprattutto se riusciamo a vedere le cose anche dal punto di vista altrui e soprattutto se condividiamo responsabilità.

 

Lavoro quindi con gruppi misti di insegnanti e genitori, sulla scuola in generale oppure su argomenti specifici. Sono necessari almeno 4/5 incontri in cui ci si conosce e si analizza la questione da vari punti di vista, ma soprattutto si trova un accordo.

 

Ecco qui un esempio di un lavoro del genere, portato avanti in una scuola di Torino sulla tematica delle nuove tecnologie.

Nessuno dice che è facile… ma nessuno deve credere che sia impossibile.

-SPAZIO ASCOLTO-

Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo. (I. Calvino)

La scuola è un importante luogo per la prevenzione e la promozione del benessere. Uno sportello d’ascolto può essere utile sia per insegnanti che per genitori che per ragazzi e ragazze. E’ uno spazio ed un tempo utile per fermarsi a riflettere in un luogo che è familiare e quindi meno spaventoso.

 

Può essere attivato dal nido sino alla scuola primaria per insegnanti e genitori e dalla scuola secondaria anche per ragazzi e ragazze.

 

Ritengo sempre utile, una volta attivato lo sportello, presentare a tutte le persone che ruotano attorno alla scuola questa opportunità.

Solo se mi accetto come sono, posso cambiare. (C.R. Rogers.)