La fine dell’anno scolastico in emergenza

La fine dell’anno scolastico in emergenza si avvicina. Nessuno di noi avrebbe immaginato, qualche mese fa, che quest’anno avremmo chiuso la scuola in questo modo. E’ una chiusura molto diversa da quella che abbiamo sempre vissuto e che immaginavamo, anche nelle prime settimane di pandemia.

Si sono alternate tantissime informazioni differenti costantemente e non è sempre stato semplice seguire tutti i cambiamenti che ci erano richiesti né i momenti di confusione. Teniamo sempre in mente che, come insegnanti, abbiamo cercato di fare il possibile, pur essendo noi stessi in una situazione critica. Non solo a livello lavorativo ma anche personale.

Per la maggior parte, la scuola ha resistito. Le classi hanno continuato ad incontrarsi online e questa resilienza è stata fondamentale per il benessere di bambini, bambine ed adolescenti, ma anche  di tutti gli adulti che ruotano intorno alla scuola.

Siamo riusciti a lavorare sia su quello che questa emergenza ha portato nelle case dei nostri alunni, ma anche portato avanti il programma, spesso prendendo la realtà e trasformandola in scuola.

Il momento della fine dell’anno scolastico in emergenza è un momento altrettanto delicato e da tenere nella giusta considerazione. I saluti, le chiusure, la fine di qualcosa sono sempre un qualcosa che necessita di rituale e simbolico. Anche nei casi in cui i cambiamenti sono positivi, il momento di passaggio è un momento che va curato.

Quest’anno, ancor di più, la chiusura della scuola è un momento che ha bisogno di essere curato e di avere il suo giusto spazio.

Abbiamo ripetuto più volte, nel corso di questa rubrica sull’emergenza Covid, che una delle cose che può far soffrire noi stessi ed i più piccoli in emergenza, è la sensazione che quello che è accaduto abbia distrutto tutto. Ma per la maggior parte delle scuole così non è stato. E la testimonianza può essere anche un saluto ed una chiusura che pur online, può trasmettere molte sensazioni. Sto aiutando molte classi a salutarsi.. e queste emozioni passano anche attraverso lo schermo.

Proviamo a pensare come abbiamo curato questo momento gli altri anni. Che cosa abbiamo fatto per salutarci ed augurarci buone vacanze? Abbiamo dei rituali che abbiamo sempre usato con la nostra classe.

Ma soprattutto, ora che siamo online, come possiamo utilizzarli? Cosa possiamo tenere e cosa modifichiamo?

Se ad esempio abbiamo sempre fatto una festa l’ultimo giorno di scuola, possiamo tenere il concetto di festa e riadattarlo online. Oppure se chiediamo sempre di portare qualcosa per i compagni, possiamo fare qualcosa di più simbolico questa volta. O anche se di solito tiriamo le fila di questo anno, come possiamo fare per farlo anche online?

Un particolare pensiero a tutte le classi che chiudono il ciclo. Con bambini e ragazzi all’ultimo anno, è ancora più importante trovare un modo per salutarsi e per chiudere questo periodo trascorso insieme, preparandosi al contempo alla nuova avventura del prossimo anno.

Non è semplice non salutarsi sapendo che ci si rivedrà a settembre. Ancora meno semplice è salutarsi sapendo che potremmo non rivederci più.. e non avendo fatto metaforicamente una valigia con tutto quello che posso portare con me dagli anni passati insieme.

In molte classi che sto incontrando all’ultimo anno del ciclo, c’è l’idea di poter fare una festa insieme appena sarà possibile. Non sappiamo se però sarà poi veramente organizzata o se saremo presi da altre mille cose e rimanderemo fino a non farlo. Allo stesso modo, non abbiamo la certezza di poter veramente fare un saluto con tutta la classe. E se qualcuno non potesse poi esserci? Se ci sarà un momento di questo genere ben venga e sarà ancora più bello ritrovarsi.. ma proviamo a pensare a quello che certamente possiamo fare ora. Chiediamo anche a bambini e ragazzi.. le loro idee sono strabilianti e si possono trasformare in realtà, anche quando sembrano impossibili.

Seguitemi, concluderemo la parte dedicata alla scuola con un accenno sulla riapertura a settembre e tutte le sue incognite.

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