Bentrovati cari papà e bentrovate care mamme!  Avete scoperto che vostro figlio o vostra figlia è vittima di bullismo. Siete riusciti a parlare con lui o con lei e ad ascoltare empaticamente. Ma ora vorreste proprio trovare qualche consiglio da dare in modo che si senta attivo ed in grado di proteggersi.

La prima cosa che ci viene da dire, senza dubbio, è “ignoralo/a”. Soprattutto se la situazione è molto grave e diffusa, però, questo consiglio potrebbe far sentire ancora più impotente. Abbiamo detto che il bullismo funziona perchè chi ha atteggiamenti prepotenti è supportato dal gruppo.  In questo caso, vostro figlio o vostra figlia, chi dovrebbe ignorare? Chi gli/le dà del “bassotto”? E chi ride? E chi rimane in silenzio?

Non è semplice trovare una ricetta da dare a bambini, bambine ed adolescenti. Ognuno ed ognuna ha un suo proprio modo di reagire, vivere e sentire le situazioni. Proviamo insieme a riflettere su qualche spunto, ma voi conoscete meglio vostro figlio o vostra figlia così come la sua situazione. Siete voi che insieme a vostro figlio o a vostra figlia potrete scoprire il consiglio migliore!

  • Riflettete con lui/lei sull’importanza di continuare a raccontare quello che accade. Potrebbe non essere convinto perchè potrebbe sembrare un “mammone”. Condividete situazioni complesse in cui anche voi adulti avete bisogno di essere aiutati;
  • Capite insieme se nel gruppo c’è qualche compagno o qualche compagna che si oppone alle prepotenze o che dimostra di voler giocare con vostro figlio o vostra figlia. Spesso nei gruppi ci possono essere persone che intervengono oppure che consolano. Aiutate vostro figlio ad individuarli e a stringere un legame maggiore con questi/e  bambini/e o adolescenti;
  • Parlate insieme delle strategie che ha già messo in atto. Probabilmente, prima che emergesse, ha provato in vari modi ad auto-tutelarsi. Riflettete su quelle che proprio non hanno funzionato e quindi da eliminare e su quelle che eventualmente hanno dato qualche risultato;
  • Se si tratta di cyberbullismo, dite a vostro figlio o vostra figlia che è importante, anche quando sono cose molto brutte, salvarle in modo che si possano avere delle prove;
  • Esplorate insieme i vari contesti che frequenta. La situazione è simile in tutti questi posti? Cambia qualcosa tra la scuola ed il basket? Se si, come mai? Magari potete trovare delle soluzioni che già mette in atto e che potete vedere se sono trasferibili altrove;
  • Riflettete insieme su quali sono le sue reazioni alle prepotenze e su quanto queste possano alimentare  o meno nuovi soprusi. C’è qualcosa che vostro figlio o vostra figlia può cambiare?

Qualsiasi strategia trovate insieme, ricordate che è fondamentale capire quanto sia fattibile. Per voi magari può essere semplice non piangere se si viene insultati, e per lui/lei? Qualsiasi consiglio, se troppo difficile da mettere in atto, potrebbe solo aumentare il senso di impotenza. Iniziate da cose piccole e semplici. Sono i piccoli passi che ci fanno fare i lunghi percorsi.

In bocca al lupo..e a fra due settimane!