lutto in famiglia per covid

Elaborare il lutto di famiglia ai tempi del Covid potrebbe essere un “lavoro” più delicato del normale processo del lutto. Abbiamo visto nel precedente articolo quali sono le caratteristiche che potrebbero rendere questo lutto differente. Inoltre, abbiamo riflettuto su quali possono essere le nostre reazioni. Soprattutto, abbiamo detto più volte, che è fondamentale prendersi cura ed elaborare il lutto in famiglia in generale ed ancora di più in questo periodo.

Il faticoso lavoro del lutto in famiglia ai tempi del Covid

Per il lavoro del lutto, il tempo è un fattore importante. Non è solo un tempo oggettivo, misurato come siamo abituati a fare, in giorni, settimane, mesi anni. Nel lutto, il tempo può essere un tempo soggettivo. Dopo la perdita di una persona cara, infatti, il tempo può cristallizzarsi. Per quanto tempo oggettivo? Dipende proprio da come ce ne prendiamo cura. Può accadere infatti che la mancanza della persona cara blocchi tutti i nostri progetti, sia già costruiti che desiderati. Se pensiamo alla nostra vita come un libro, la normale narrazione viene interrotta, a volte bruscamente. Solo quando arrivo ad elaborare quel lutto, posso riprendere la mia  narrazione, pensare a nuove cose, avere desideri per il futuro.

E’ importante arrivare a curare questa ferita. La cicatrice rimarrà sempre, se quella persona era tanto importante per noi. Ma la ferita sarà guarita, anche se ora ci può sembrare impossibile. Qualcuno di noi, potrebbe anche non voler rimarginarla, potrebbe essere importante perché mi lega a quella persona. Ma a quale costo? Oppure ci potrebbe essere qualcuno che ignora quella ferita.. che però non potrà essere guarita senza le cure appropriate.

Il lutto, infatti, ci mette di fronte al dover pensare ed elaborare quello che è stato e non sarà più, quello che poteva essere e non sarà.. ma anche quello che sarà.  Per arrivare veramente a questo ultimo punto, è importante che ognuno di noi, anche i nostri figli, possano passare dal dolore, dalla sofferenza, dalla rabbia, dalla disperazione.. Spesso quando vediamo qualcuno che sta male per una perdita, ci viene da dire che può rifarsi una vita, che può andare avanti. Certo! Ma prima è indispensabile rendere questa frattura una ferita che si può cicatrizzare piano piano.. Che cosa è la cicatrice in fondo? La cicatrice non è altro che una ferita che è guarita. Non significa dimenticare totalmente, significa ricostruire la mia narrazione.. ed è un processo che richiede tempo. Se io ignoro tutto da subito, il rischio è che quella ferita peggiori. Vedere noi o i nostri figli stare troppo male o non stare male per nulla, è in entrambi i casi in campanello di allarme. 

Ognuno ha i suoi tempi, come dicevamo. Per elaborare il lutto ci sono fattori interni e ed esterni che possono aiutarmi o ostacolarmi. Rispetto ai fattori interni, consideriamo ad esempio quanto incidono le caratteristiche di ognuno di noi, l’aver avuto o meno altri lutti importanti, il legame che avevo con la persona, il momento della mia vita in cui è accaduto…

Accanto a questi fattori più personali, ci sono fattori esterni come il supporto che sento dalle persone che ho accanto, la loro comprensione, la modalità della morte, il poter aver salutato la persona, anche dopo la perdita…

…Ma durante la pandemia molti fattori possono averci ostacolati!

E qui ritorniamo ad aspetti che per settimane il Covid ci ha negato: la solitudine della quarantena, la lontananza dalla persona malata.. ed in particolare la possibilità di fare un funerale. Come dicevamo nel precedente articolo, la possibilità di salutare la persona che ci ha lasciati e l’accompagnarla verso una nuova situazione può essere già per noi un primo importante passo di elaborazione. In più, è un passaggio rituale che per ognuno di noi, anche rispetto alla nostra cultura, ha un valore simbolico molto importante.

Spesso si pensa che questo valga solo per noi adulti. Falso! Anche per bambini ed adolescenti i riti sono parte attiva del commiato  e possono così aiutare ad esprimere il proprio dolore e ricostruire la propria narrazione di vita.

Il funerale è un momento in cui socialmente si può esprimere la sofferenza, in cui le persone che ci sono accanto ci supportano, ed in cui iniziare a renderci conto che la persona è veramente andata via.

Il messaggio è che la persona non è sola, noi la porteremo sempre con noi e la accompagneremo nel suo viaggio. Questo serve a rassicurare il defunto, a seconda delle nostre intime convinzioni, ma anche noi stessi.

I riti familiari di saluto

Importante è quindi, in una fase  in cui i riti tradizionali non sono stati possibili o sono molto differenti da come ci possono servire, avere dei riti familiari. Cosa significa? Trovare un modo per salutare la persona cara, in un momento dedicato e di raccoglimento. Un momento in cui sentirsi vicini come famiglia, poter stare male, supportarsi e raccontare quello che proviamo. Possono anche essere momenti ripetuti, soprattutto con i nostri figli. I bambini, infatti, spesso, anche quando il funerale è possibile, non sempre partecipano. E’ una scelta familiare e dipende da tanti aspetti.

I bambini però hanno bisogno di salutare la persona a cui erano legati, come ne abbiamo bisogno noi adulti ora che abbiamo avuto commiati molto diversi. Come poter fare?

Possiamo provare a sentire quello che per noi è più vicino. Le fotografie possono avere un ruolo importante per la narrazione e la ricostruzione della nostra storia familiare, che diviene differente da come la avevamo immaginata. Possono essere utili anche bigliettini, disegni. candele, palloncini.. proviamo a cercare questo modo di salutare anche con i nostri bambini ed i nostri ragazzi.

Avere rituali intimi e familiari può aiutare molto nell’elaborare il lutto in famiglia ai tempi del covid, dal momento che quelli  sociali non sono stati possibili o lo sono in modo molto ridotto.

Essere accompagnati nell’elaborazione del lutto in famiglia ai tempi del Covid

Un lutto in famiglia ai tempi del Coronavirus è probabile che sia stata una situazione altamente traumatica. In particolare, se sono stati più lutti. Prendersi cura di questo trauma, elaborarlo e chiedere aiuto in questo difficile cammino, può essere fondamentale per il nostro benessere e non solo. Come diciamo spesso, il trauma si può trasmettere tra le generazioni. Prendersi cura della nostra ferita oggi, aiuta allora sia noi stessi, che i nostri figli che le future generazioni. Allo stesso modo, anche i nostri figli possono beneficiare di un supporto in questa situazione.

Le caratteristiche che elencavamo nel precedente articolo, l’assenza di rituali, l’assenza della presenza fisica, del copro, la traumaticità dell’evento, la solitudine della quarantena.. potrebbero portarci a non riuscire da soli ad elaborare il lutto in famiglia.

Se sentiamo che è difficile da soli o se in noi o nei nostri figli vediamo una totale mancanza di emozioni, come se nulla fosse accaduto, chiediamo aiuto.L’elaborazione del lutto in famiglia ai tempi del Covid potrebbe aver molto bisogno di un supporto esterno.

Non risolvere un lutto o un trauma, potrebbe incidere molto nella nostra vita e nelle nostre scelte. Seguitemi perché parleremo presto proprio del trauma.

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