Bentrovati e bentrovate!

Nelle scorse settimane abbiamo parlato di molti aspetti del bullismo (persistenza nel tempo, dimensione sociale, percezione del potere, differenza con uno scherzo) e ne abbiamo analizzato le diverse forme, concentrandoci in particolare su le somiglianze e le differenze con il cyberbullismo.

Tantissime volte mi capita di ascoltare frasi tipo “Vabbè, ma rafforza il carattere!”, “Così si impara ad essere forti”, “Perchè dobbiamo sempre iperproteggere bambini, bambine ed adolescenti?”, “Ci sono passato anche io alla loro età e non mi è successo nulla”.

Ho la netta sensazione che le persone che pronunciano queste frasi fanno confusione tra il bullismo e i litigi tra bambini, bambine o adolescenti. Se infatti è vero che è importante che sin da piccoli ci si sperimenti nelle relazioni e si risolvano alcuni piccoli litigi da soli, il discorso cambia con il bullismo.

Anni di ricerche hanno mostrato che il bullismo ha delle conseguenze molto negative a livello psicologico. Anche per quanto riguarda il cyberbullismo, molti studi hanno appurato ormai come essere vittima possa essere un fattore di rischio per problematiche psicologiche.

La ricerca condotta da Slonje e Smith (2013) ha trovato che sia il bullismo che il cyberbullismo hanno lo stesso effetto negativo sulle vittime, ma alcune caratteristiche del bullismo come l’impatto e l’anonimato possano aggravare la situazione.

Ovviamente l’impatto psicologico di bullismo e cyberbullismo può variare a seconda della sua gravità e del tempo in cui è durato. Giulio per il primo mese di scuola è stato preso in giro tutti i giorni da tutta la classe, ma si è intervenuti subito con vari percorsi che hanno risolto la situazione. Chiara ha 14 anni  e dalla prima della scuola primaria viene presa in giro tutti i giorni; da quando frequenta la scuola secondaria, gli insulti sono arrivati anche online. Chiara non ha mai avuto un adulto che è intervenuto. E’ diversa la situazione di Chiara e di Giulio? Senza dubbio si.

Ecco alcune conseguenze mostrate da bambini, bambine ed adolescenti vittime di bullismo e/o cyberbullismo:

  • andare peggio a scuola e fare un numero di assenze maggiori (Katzer, Fetchenhauer, & Belschak, 2009);
  • depressione (Didden et al, 2009);
  • ansia sociale (Juvoven & Gross, 2008);
  • bassa stima di sè (Katzer et al, 2009);
  • frustrazione (Hinduja, Justin e Patchin, 2009);
  • livelli elevati di rabbia (Hinduja, Justin e Patchin, 2009);
  • sentimenti di tristezza (Hinduja, Justin e Patchin, 2009).

Alcuni studi hanno mostrato che solo il 40-50% dei/lle ragazzi/e che subiscono cyberbullismo conosce chi è che lo mette in atto. Questo può aumentare il senso di frustrazione e di impotenza (Kowalski & Limber, 2007; Wolak, Mitchell & Finkelhor, 2007; Slonje & Smith, 2008). 

Questi riportati sono solo alcuni dati rispetto all’impatto che bullismo e cyberbullismo hanno nella vita di chi lo subisce. Sono dati statistici, ma dietro ci sono le paure, le ansie, le tristezze, la rabbia, la bassa autostima… di moltissimi/e Giulio, Chiara, Antonio, Francesca…Ci sono reali difficoltà e veri problemi di ognuno/a. Ogni bambino, bambina o adolescente ha un suo personalissimo modo di affrontare le situazioni difficili e di farci fronte, ma il dato certo è che il bullismo fa stare male!

Come possiamo allora noi adulti, insegnanti e genitori, accorgerci che qualcosa non va? Non è sempre semplice vedere queste situazioni.. ma ci possiamo riflettere insieme la prossima settimana.