Bentornati/e insegnanti! Sinora abbiamo riflettuto su molte cose che accadono in classe o a scuola, e su cui ci sentiamo autorizzati ad intervenire. E quando si tratta di cyberbullismo? Magari la nostra scuola ha una politica molto ferrea sulla tecnologia, per cui gli insulti sul gruppo whats’app della classe, o le immagini circolate non sono stati fatti accaduti a scuola. E quindi? Intervieni in classe anche se si tratta di cyberbullismo?

Mi capita ancora spesso di trovare scuole che dicono che, non essendo un qualcosa che è successo a scuola, non possono fare nulla.

In realtà, a volte, le prepotenze online, soprattutto se tra compagni e compagne di classe, sono un altro mezzo per continuare delle prepotenze che si verificano anche a scuola. Forse quindi sta accadendo anche in classe, ma non siamo  riusciti a cogliere alcun segnale? Può capitare, proprio per le dinamiche di gruppo insite nel bullismo!

Scegliere dunque di prendersi cura anche di quello che accade fuori dalla classe, è importante! Il ruolo educativo dell’insegnante, quale adulto di riferimento, impone di occuparsi anche di quello che non è strettamente legato al contesto scolastico. Se ne siete venuti a conoscenza, è perché qualcuno ve lo ha fatto sapere.. qualcuno ha riposto fiducia in voi.. qualcuno vi sta chiedendo un aiuto.

E se l’insegnante con cui sono riuscito a parlare dopo tanta fatica, mi dice che non può farci nulla? Proprio quell’adulto in cui avevo riposto così tanta fiducia.. forse allora non dovrei fidarmi degli adulti? Forse mi sentirò ancora più impotente e solo/a, se sono io che subisco?

Altra questione: che messaggio diamo se diciamo che non ci interessa? se l’insegnante non si interessa di una foto imbarazzante fatta circolare online, allora posso mettere a disagio anche un compagno o una compagna in  presenza? o magari, se cerco di comunicare qualcosa con il mio comportamento, significa che così non basta? devo alzare il tiro?

E per chi guarda, per il gruppo, la maggioranza silenziosa, quale è l’esempio? Forse così i miei docenti mi stanno dicendo che devo intervenire proprio solo se inciampo su qualcosa che fa star male altri/e? Allora, se invece riesco a non prendermi la responsabilità, è meglio che trovi delle motivazioni per dire che non è compito mio?

E allora cosa fai da insegnante? Intervieni in classe anche se si tratta di cyberbullismo? E’ fondamentale poter mettere in atto degli interventi anche quando sappiamo che questo è presente, anche se apparentemente non strettamente collegato al contesto scuola. Per molti versi, possiamo usare le stesse strategie: ascoltiamo la confidenza attentamente, fermiamoci a riflettere, condividiamo con i colleghi e le colleghe, pensiamo ad interventi che possano essere utili per la classe, condividiamo con i genitori..

Ma come fare, sia per bullismo che per cyberbullismo a dare risposte chiare, lineari e condivise? Ne parleremo nel prossimo articolo. Intanto seguitemi su Facebook, Instragram, Linkedin e/o Twitter.