Bentornati/e insegnanti! Parliamo oggi di come la scuola e la famiglia possono attivare una buona collaborazione contro il bullismo ed il cyberbullismo.

Ci siamo fermati a riflettere su quali sono le caratteristiche principali del bullismo (gruppo, disequilibrio del potere, ripetitività), abbiamo visto come poter accogliere una rivelazione e come sia importante fermarsi per non agire esclusivamente di istinto, o rischiare di bloccarsi. Abbiamo quindi riflettuto sull’importanza della collaborazione tra colleghi e colleghe e su quanto sia fondamentale il coinvolgimento di tutta la classe per risolvere il problema.

Ma nella scuola, oltre a voi insegnanti e ad alunni ed alunne, ci sono, meno presenti a livello di tempo, ma allo stesso modo fondamentali, i genitori.

Per bambini, bambine ed adolescenti, famiglia e scuola sono i due mondi fondamentali, le due istituzioni educative per eccellenza.. in cui si ritrovano i loro principali adulti di riferimento. Lavorando sia con insegnanti che con genitori, mi capita spesso di sentire scaricare la patata bollente all’altra parte: “non è compito nostro, sono loro che devono…”.

A prescindere dal contenuto specifico, è la forma che credo non possa funzionare. Un po’ la stessa cosa che diciamo spesso alla mamma e al papà, anche se separati: è importante collaborare e far sentire da parte di entrambi una linea coerente.

Anche tra scuola e famiglia credo che debba essere il più possibile così, soprattutto se parliamo di una dinamica complessa come quella del bullismo. La sola scuola può mettere in atto senza dubbio degli interventi, ma se il coinvolgimento delle famiglie è presente o meno, l’efficacia è molto differente.

Senza dubbio non sempre è semplice la collaborazione tra scuola e famiglia.. e soprattutto non è immediata! E’ un percorso, che a volte è fatto anche di fallimenti, prove, errori, rimodulazioni.. l’importante è imparare da ogni cosa che facciamo e continuare a provarci.

Nel caso del bullismo/cyberbullismo, andrebbero coinvolte tutte le famiglie della classe. L’ottica però non deve essere di giudizio e di caccia alle streghe. Mettiamoci nei panni dei genitori: se io sento che vado a scuola solo per essere accusato di non essere un bravo genitore, cosa faccio? La risposta più comune è quella di difendersi e spesso contrattaccare: “a casa con me non succede nulla, è in classe con voi che..”.

La cosa importante è allora quella di togliere armi e scudi e di mettere al centro bambini, bambine ed adolescenti. In fondo, non volete tutti/e il loro benessere? Ognuno, in fondo, non  svolge il suo compito per farli/e crescere bene?

Alcuni piccoli spunti per collaborare in modo positivo:

  • Chiedete l’aiuto dei genitori per risolvere ciò che sta accadendo in classe (e forse anche fuori).
  • Ognuno può mettere la sua parte, in modo concreto e realistico. Voi cosa proponete?
  • Coinvolgete tutti i genitori allo stesso livello, senza differenza, a prescindere dal ruolo che loro figlio o loro figlia gioca nella dinamica.
  • Tenete l’anonimato rispetto a chi mette in atto alcune dinamiche e chiedete di farlo agli stessi genitori. La questione non è chi fa cosa, ma come insieme risolvere una dinamica di gruppo. Eventualmente parlate solo in privato del ruolo del figlio o della figlia.
  • Aiutate i genitori a vedere quello che accade come una difficoltà nel percorso di crescita dei loro figli e delle loro figlie. Se collaborate per risolverlo in modo positivo, ogni problema può essere un’occasione importante di evoluzione.
  • Provate ad analizzare i vostri pregiudizi verso la categoria genitori o qualche specifico genitore. Se siete onesti/e con voi stessi/e, è più semplice provare a capire questo aspetto piuttosto che agire questi pregiudizi nella relazione. E’ normale avere pregiudizi, l’importante è conoscerli e far in modo che non incidano in maniera negativa.
  • Quali altri spunti potreste prendere in considerazione?

La collaborazione è senza dubbio complessa, lunga e ci fa mettere in gioco, ma è la strada maestra per risolvere una situazione così complicata come quella di bullismo e/o del cyberbullismo. La collaborazione tra scuola e famiglia è una delle armi più importanti contro bullismo e cyberbullismo!

E se la situazione è troppo intricata, come possiamo collaborare con esperti esterni? Seguitemi e lo scopriremo presto!

A presto, vi aspetto per parlare ancora di bullismo e cyberbullismo! Intanto seguitemi su Facebook, Instragram, Linkedin e/o Twitter.