Aspettare un bambino in emergenza può essere un’esperienza molto particolare. Potresti trovarti ora in momenti diversi della gravidanza ed in ognuna di queste fasi è già normalmente intensa. Le emozioni dell’attesa e le emozioni dell’emergenza possono fondersi ed intrecciarsi in modo particolare. E’ molto importante quindi chiederti come stai e riflettere su questo. Queste riflessioni sono importanti tanto per la futura mamma che per il futuro papà.  Tanto più che per le caratteristiche dell’emergenza Coronavirus, una serie di attività utili in gravidanza, viste le restrizioni, non possono essere svolte.

Diventare genitori, è un cambio molto importante della vita. Significa rivedere un po’ tutto, significa anche iniziare a nascere come genitori, soprattutto se non è il primo figlio. L’attesa è un periodo di cambiamenti. Certamente fisici per la mamma, ma non solo. Sia per la mamma che per il papà significa ripensarsi in un ruolo nuovo. Cosa significa aspettare un bambino in emergenza? Come lo stai vivendo?

L’isolamento sociale in cui periodo in cui la condivisione è molto importante potrebbe avere un ruolo importante. Come è per te?

Le fasi dell’aspettare un bambino in emergenza

Magari hai aspettato a lungo di avere un bambino. Oppure è arrivato all’improvviso. Ma potrebbe essere arrivato appena hai iniziato a pensare di volerlo avere. In ogni caso, la scoperta di star per divenatre genitori può provocare emozioni molto forti. Potresti sentirti al settimo cielo, così come disperata/o anche se hai molto desiderato diventare genitore. Questo turbinio di emozioni potrebbe associarsi al turbinio di emozioni che possiamo provare in emergenza. Potremmo quindi vivere un momento di stress che somma quello dovuto al Coronavirus e quello dovuto a questa scoperta. Potrebbero venire anche delle paure: come cambierà la mia vita? Sarò un bravo genitore? E se la gravidanza non va bene? E alle normali paure, aggiungiamo quelle del Coronavirus e di voler proteggere il piccolino da questa pandemia.. ma aver la paura di non riuscire a farlo, di essere in una situazione di poca protezione.

Soprattutto nei primi 3 mesi di gravidanza, potresti sentire una fatica più grande e aver tanta voglia di dormire… e questa potrebbe sommarsi alle simili reazioni comuni in emergenza.Così come potrebbero esserci maggiori tensioni nella coppia e potreste sentirvi più nervosi.. esattamente come può accadere in emergenza.

Anche l‘annuncio alle persone care, potrebbe prendere una forma diversa da quella che avevamo sempre immaginato.. e quell’abbraccio che vorremmo tanto potrebbe essere solo virtuale. E come ci fa sentire tutto questo?

Nel secondo trimestre, la pancia inizia a crescere, il corpo cambia e ci si può sentire invece piene di energia. La quarantena e le restrizioni potrebbero però costringerci a fare molto meno di quello che avremmo voglia e bisogno di fare.  Questo trimestre è anche il periodo in cui, se abbiamo voglia, scopriamo il sesso del nascituro. Iniziamo anche a sentire il bambino muoversi e abbiamo molta voglia di condividere queste sensazioni con le persone care.. che però potrebbero non essere accanto a noi in questa emergenza.

L’attesa è anche un momento in cui, sempre più con il passare dei mesi, prendono forma le fantasie della mamma e del papà su questo piccolino o questa piccolina. Ma quanto sta incidendo la percezione di pericolo e le cose che ci fanno soffrire in emergenza su questa importante costruzione delle fantasie?

Negli ultimi tre mesi, poi abbiamo sempre più voglia di stringere questo piccolino tra le braccia. Anche qui iniziano delle paure, che possono essere alimentate da quelle dell’emergenza. Potrebbe esserci anche il pensiero che il papà non possa partecipare al parto, se avreste voluto. Così come ci possono essere, oltre alle normali preoccupazioni del parto e del dopo parto, anche molte emozioni legate al fatto che la condivisione di questo momento potrebbe essere differente da come sempre sognata.

Cosa possiamo fare allora per star meglio in emergenza?

Proviamo a dare qualche spunto. Come sempre, è importante che ogni mamma, ogni papà, trovi il suo personale modo di stare meglio. Aspettare un bambino in emergenza può essere un’esperienza particolare. Cosa potrebbe farti stare meglio? Sicuramente sono validi tutti gli spunti già dati. Aggiungiamo qualche altro piccolo spunto, che puoi adattare a te.

– Mamma, segui quello che il tuo corpo ti chiede.

– Tutte le emozioni, in particolare dei primi mesi, potrebbero sembrare una il contrario dell’altra: felicità estrema, paura grandissima, tristezza immensa.. Ascoltale e condividele senza paura. Spesso la maternità è connotata in maniera estremamente positiva, ma ci possono anche essere momenti differenti. Sono normali!

– Cerca supporto e comprensione per quello che stai provando.

– Trova modi originali per comunicare della gravidanza a chi ancora non lo sa.

– La gravidanza è un viaggio di conoscenza reciproca. Coccolati ed ascolta il tuo bambino.

– Segui uno stile di vita sano e cerca di fare attività corporea adeguata alla gravidanza.

– Partecipa a gruppi online preparto e di confronto con altri genitori. Diventare genitori è un viaggio importante, in cui la condivisione e il confronto può essere molto importante.

– Se siete in coppia, prendete dei momenti di coccola  per voi e di conoscenza del piccolo anche da parte del papà.

– Inizia il dialogo con il tuo bambino. Dalla metà della gravidanza, il piccolo risponde alla voce, al canto, alla mano del papà. Raccontate cosa vedete, cosa sentite, cosa provate. Leggete una bella storia, cantate una canzone che vi piace.

-Il bambino impara sempre di più a sentire il respiro della mamma, la voce dei genitori, i dispiaceri, le gioie.. trova dei momenti per poter fare qualcosa che ti rilassa e fa passare questo relax al tuo piccolo.

– Anche nella pancia ai piccolini piace essere cullati. Il respiro della mamma è già un bel massaggio. Ma puoi ballare o potete ballare come coppia.

E tu? Che cosa altro hai trovato per star meglio in gravidanza?

Quando preoccuparsi e chiedere aiuto?

Valgono le stesse riflessioni già fatte in generale. In particolare, ricordiamo che possono essere normali momenti di alti e bassi. Ma se nervosismo, ansia, paura, tristezza.. hanno sempre troppo spazio, iniziamo a pensare di chiedere aiuto. Se questo è importante per chiunque, ancora di più, è importante chiedere aiuto se sentite che qualcosa non va mentre aspettate una bambino. Come dicevamo, il vostro piccolo sente quello che prova la mamma, sente le tensioni che ci sono nella coppia. Stare bene prima di tutto voi come genitori, aiuta già dalla pancia a far stare bene il nostro bambino. Se non riusciamo a stare sereni, può accadere! Siamo oltretutto in emergenza! Non possiamo farcene una colpa. Ma possiamo fare qualcosa per stare meglio e migliorare il nostro benessere.

Un forte augurio per questo nuovo viaggio, ricco di emozioni!

A presto, con una riflessione per i neogenitori in emergenza.

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