Cari e care insegnanti, tutti i giorni sentiamo parlare di bullismo e cyberbullismo. Sentiamo situazioni andate male in TV, ci arrivano proposte di percorsi preventivi, ci sono lavori nei libri di testo..

Ma come capire se effettivamente anche nella nostra classe ci sono situazioni del genere? Non è senza dubbio una domanda semplice. Prima di tutto ricordiamo che è fondamentale avere in mente quali sono le caratteristiche (dimensione sociale, persitenza nel tempo, squilibrio di potere) e quali sono le varie forme. Ricordiamo che per noi è fondamentale intervenire perchè non si tratta di scherzi e perchè il bullismo ha delle importanti conseguenze sulle vittime ed anche su chi attua le prepotenze.

Ricordando tutto ciò, quindi consegue necessariamente l’importanza che la scuola abbia un occhio attento su queste situazioni. Quale scuola potrebbe infatti scommettere che tra i suoi studenti e le sue studentesse non c’è mai stato e mai ci sarà bullismo e cyberbullismo? Sicuramente avere delle situazioni del genere a scuola non fa piacere a nessuno; sappiamo che gli interventi sono complessi e lunghi e che l’impegno è tanto. Potrebbe quindi venire la tentazione di minimizzare o di nascondere quello che accade. E’ umano! Ma poi, dopo questo primo momento comprensibile, è importante che guardiamo con occhi attenti ed ascoltiamo con orecchie sensibili.

Credo che una scuola dia un’immagine positiva non solo se non ha fenomeni di prepotenza all’interno, ma soprattutto se, quando qualcosa accade, è pronta ad intervenire e a mettersi in gioco per promuovere il benessere di tutto il contesto. E prima ancora se si accorge che qualcosa non va.

E allora quindi come fare ad accorgersene? Spesso capita che, anche con insegnanti molto attenti/e, le situazioni di bullismo e cyberbullismo rimangono nascoste a causa della sua dinamica sociale. Ricordo un bambino che ho seguito privatamente che mostrava importanti segnali di disagio appena entrato in prima primaria. Dopo una valutazione, si è compreso che il problema era l’essere vittima di bullismo. Le sue insegnanti erano molto attente e sensibili: come mai non avevano visto? Semplicemente perchè il gruppo dei bambini chiedeva lui continue prove imbarazzanti per essere nel gruppo.. e quindi le insegnanti vedevano che “giocava” con gli altri durante la ricreazione.

Proviamo allora a pensare a dei campanelli di allarme.. se voi ne trovate altri, scriveteli pure nei commenti, possono servire a tutti. Così come per l‘articolo dedicato ai genitori, non dimentichiamo che abbiamo segnali aspecifici per bullismo e cyberbullismo ed alcuni campanelli qui descritti, potrebbero indicare anche altri tipi di difficoltà.

Ecco alcuni esempi di situazioni a cui prestare attenzione:

  • Vedete un  bambino, una bambina, un adolescente costantemente isolato dal gruppo. Ad esempio, alla ricreazione Giuseppe gioca sempre da solo, mentre gli altri giocano insieme a palla prigioniera. Oppure Veronica è seduta sempre in disparte in mensa e non parla con nessuno;
  • Nessuno/a si vuole sedere vicino ad un compagno o una compagna sistematicamente;
  • Un gruppetto vi racconta di uscite, feste, compleanni in cui sono sempre invitati tutti e tutte tranne Alfredo;
  • Vi dicono che nel gruppo social della classe manca solo un ragazzo/a;
  • Un alunno o un’alunna ha sempre tutto il materiale rovinato;
  • Vittoria improvvisamente si arrabbia con tutti e tutte senza apparente motivo;
  • Vedete uno o una della classe che è sempre coinvolto nelle attività, ma vi sembra che abbia sempre ruoli un po’ particolari;
  • Attenzione anche ai temi! può succedere che quello che non riescono ad esprimere a voce, lo facciano in un compito;
  • Un bambino o una bambina si lamenta per dei soprannomi che vengono attribuiti dalla classe;

Il succo è quindi: osservate in maniera critica tutto quello che accade nella dinamica del gruppo classe. Se qualcosa vi preoccupa, parlatene con colleghi e colleghe, può essere che mettendo insieme osservazioni e punti di vista differenti potete avere un quadro più preciso. Questo vi può essere molto utile per individuare eventuali difficoltà.. anche perchè ormai tutta la letteratura riporta come l’apprendimento sia collegato anche al benessere nel contesto scolastico.

Fra 15 giorni vedremo cosa potete fare come scuola in situazioni di bullismo; settimana prossima invece cosa possono fare i genitori.