famiglia e coronavirus: opportunità

Cogliere e sviluppare in famiglia le riflessioni seminate dall’emergenza può essere un aspetto per noi ed i nostri figli di grande crescita. Qualsiasi situazione, anche quella più complicata, può portare delle riflessioni e dei nuovi equilibri in famiglia. E non per forza in negativo! Sicuramente i momenti difficili, come quello che stiamo attraversando, può far soffrire noi ed i  nostri figli. Senza dubbio, come abbiamo detto, noi adulti, come bambini ed adolescenti, possiamo avere delle reazioni che seppur comuni, possono far star male.

Eppure, parlando con bambini, ragazzi e genitori spesso arriviamo a riflessioni importanti. Riflessioni che di solito riguardano il nostro stile di vita o qualche comportamento. Ci sono mamme e papà che rientravano sempre molto tardi la sera, e che ora dicono di starsi godendo i figli. Riportano di non voler più lavorare fino a così tardi e perdersi l’occasione invece di stare con i loro bambini o ragazzi. Ci sono preadolescenti che raccontano di non essersi mai permessi di stare sul divano a rilassarsi. Questi ragazzini di solito dicono che normalmente loro sono sballottati tra la scuola, gli sport, gli hobby.. e alla fine si sentono stanchi e stressati. Invece godersi un po’ di sano relax non è così brutto. Ho incontrato famiglie che stanno scoprendo le potenzialità delle tecnologie: dicono che non sono solo rischiose se usate bene, come invece credevano.

Lo diceva in fondo già Einstein:

“La crisi può essere  una vera benedizione

per ogni persona e per ogni nazione,

perché è proprio la crisi a portare progresso. 

La creatività nasce dall’angoscia,

come il giorno nasce dalla notte oscura.

È nella crisi che nasce l’inventiva,

le scoperte e le grandi strategie”. 

 

Nel precedente articolo, abbiamo parlato delle sperimentazioni, della loro importanza in  generale ed ancora di più in questo buio momento della nostra storia. Ma non c’è solo questo.

La situazione nuova e la differenza nello stile di vita potrebbe portare in voi stessi e nei vostri figli molte riflessioni. Potete condividerle, cogliere quelle che vengono dai vostri bambini e ragazzi e provare ad utilizzarle anche nella nuova normalità o nelle diverse fasi che stiamo affrontando o che affronteremo in questa emergenza.

Nella nostra famiglia, quali sono queste riflessioni? Che cosa ti sta facendo apprezzare questa situazione? Che cosa stanno scoprendo i tuoi figli?

Sempre Einstein, continuava:

“Senza crisi non ci sono meriti.

È nella crisi che

il meglio di ognuno di noi affiora;

senza crisi qualsiasi vento

diventa una brezza leggera”.

Potreste accorgervi che sono grandi illuminazioni le riflessioni che vi sono venute. O anche potreste aver già fatto questi pensieri tantissime volte. Eppure forse non c’era mai il momento, il tempo, il modo di mettere in pratica quel pensiero. Una mamma con una situazione molto complicata da gestire in questi mesi, mi diceva che voleva prendere delle decisioni per cambiare la sua vita. Quando lo dice alle persone, gli altri pensano che sia “impazzita” per quello che le è successo. Eppure quei semini erano già dentro di lei. Ne parlavamo in terapia già prima che accadesse quella tragedia. Potrebbe essere allora che i grandi eventi critici, come questa pandemia, possano farci mettere in pratica, come famiglia o come singoli, qualcosa che già avevamo voglia di fare.

Cogliere e sviluppare in famiglia le riflessioni seminate dall’emergenza allora può essere un momento importante per noi, così come per i nostri  figli. La vita quotidiana, le routine, le abitudini.. possono permetterci poco margine di cambiamento. Il cambiamento poi, anche quando in positivo, spaventa. E’ l’ignoto che si presenta a noi e che tante volte abbiamo paura di guardare. 

Come allora cogliere e sviluppare in famiglia le riflessioni seminate dall’emergenza?

Possiamo partire da qualcosa che è emerso nelle discussioni che facciamo con i nostri figli. Se non ci sono state, possiamo iniziare dall’osservarli e capire come ci sembrano rispetto ad alcuni cambiamenti. Cosa stanno esprimendo ad esempio rispetto al fatto che possono stare più tempo con noi? E cosa rispetto alle diversità che ci sono nello stile di vita?

Ci possono essere degli spunti guida che possono supportarci nei dialoghi con loro. Partiamo allora da domande come queste, molto generiche, che potremo poi approfondire man mano che trovano delle risposte. Ad esempio,  bambini e ragazzi possono aver scoperto che la scuola manca. Allora possiamo esplorare che cosa manca della scuola, quale è il ruolo che ha nella loro vita, che cosa cambierebbero, ecc.

  • Cosa voglio portare della mia vecchia normalità anche nella  nuova routine che costruirò? Che cosa mi manca? C’è qualcosa che non apprezzavo ed invece ho capito essere importante?
  • Mi è piaciuto qualcosa del nuovo stile di vita che ho avuto in emergenza? Cosa voglio portare nella nuova normalità di quanto fatto in quarantena o nelle varie fasi?
  • C’è qualcosa che voglio lasciare della mia vecchia vita? Mi sono accorto che qualcosa che facevo in modo abitudinario non mi faceva star bene?
  • Cosa voglio invece non essere costretto a rifare o rivivere di quanto ho dovuto fare/vivere costretto dalla crisi?

Facciamo queste riflessioni con i nostri figli. Può essere un tranquillo dialogo, e senza dubbio vale con i più grandi. Possiamo partire anche da un semplice gioco, come se ad esempio far diventare queste domande delle prove di un gioco dell’oca. Oppure ognuno può rispondere in modo particolare, con un disegno, con un collage.. in qualche modo in cui non sia necessario mettere subito in parole quello che si pensa e si prova. Ricordiamo che come con le emozioni, possiamo aiutarli a  trovare dei modi per sentirsi più liberi di esprimersi, sia a parole che senza.  Trasformate pure queste domande per quanto possono servire ai vostri figli e alla vostra famiglia. Aggiungete, togliete, modificate.. l’importante è farle vostre per creare delle riflessioni che siano utili per bambini ed adolescenti.. ma anche per voi!

Importante è comunque valorizzare qualsiasi idea, anche quelle che sembrano più strane ed incoraggiare l’espressione delle motivazioni. Potremo conoscere i nostri figli molto di più così che con mille interruzioni e rimarcando qualcosa che è nostro.

Uno degli aspetti che maggiormente bambini e ragazzi dicono di aver apprezzato è la scuola. Nell’assenza hanno sentito quanto possa essere importante per loro questo luogo. Ecco uno dei motivi per cui dedicheremo il prossimo momento di riflessione proprio all’importanza di incoraggiare il contatto con la scuola.

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