Bentornati/e insegnanti a parlare di bullismo e cyberbullismo! Se avete scoperto una situazione di questo tipo nella vostra classe, probabilmente avrete raccolto una rivelazione, vi sarete fermati a riflettere, ne avrete parlato con colleghi e colleghe. Avrete insieme deciso forse di darvi un tempo per fare un’osservazione, se la situazione non era così chiara. Avrete anche fatto un intervento con tutta la classe.

A volte, soprattutto presi dalla frenetica quotidianità, viene spontaneo intervenire nel momento dell’emergenza.. per poi lasciare cadere il tutto non appena le acque sembrano più calme. Magari dopo riunioni tra colleghi e colleghe, riunioni con dirigente scolastico, incontri con genitori,  momenti individuali con bambini, bambine ed adolescenti, momenti in classe con tutti insieme, e presi da altre incombenze, lasciamo cadere la possibilità di continuare a parlarne in classe. Magari si accumulano stanchezza ed una serie di altre importanti cose, che ci fanno perdere il focus rispetto a questo obiettivo.

Importante è però non dimenticare che il bullismo è una dinamica complessa, fatta di relazioni di gruppo e che si ripete nel tempo. Se non interveniamo in modo sistematico, integrato e continuativo, il tutto potrebbe vanificarsi! La dinamica potrebbe non essere assolutamente scalfita da un intervento spot fatto sull’onda dell’emergenza. È possibile che la situazione si quieti nel momento della tempesta. Il contesto scolastico si attiva con tanti e grandi interventi che il clima sembra migliorare. E’ altrettanto plausibile, però, che presto ritorni tutto come prima, se non continuiamo a lavorarci nel tempo.

Un po’ come se prendiamo un antipiretico: la febbre si abbassa, ma, se interrompiamo la cura adeguata per il motivo alla base, dopo qualche ora la febbre si ripresenta.

Non dimentichiamo le emozioni di chi subisce le prepotenze! Chi è la vittima si sente in una situazione di maggiore debolezza e sente di non aver la forza di poter risolvere la situazione. Sente di essere lui/lei sbagliato/a. Ha quindi bisogno che i suoi adulti di riferimento si assumano per un tempo lungo il loro ruolo di tutela e di supporto. Aiutarlo a cambiare opinione su quello che accade, non è veloce e ha bisogno di tempi lunghi e di tante prove. Rischiamo altrimenti di far sentire la vittima ancora più impotente: si è smosso un qualcosa di grande, ma non è accaduto nulla. Ricordiamo che chi subisce, può avere importanti conseguenze psicologiche, il bullismo ed il cyberbullismo non sono uno scherzo!

La maggioranza silenziosa, invece, magari si è sforzata di fare qualcosa di diverso, di parlare e bloccare alcune cose che stavano accadendo. Ma ad un certo punto, gli adulti sembrano essersene dimenticati. Cosa faccio? Ritorno nella mia zona di comfort? Se dovessi intervenire ed ho bisogno del sostegno degli adulti? Sembrano tutti essersi dimenticati.. Anche bambini, bambine ed adolescenti della classe che fanno parte del gruppo più o meno silenzioso hanno bisogno dell’esempio di noi adulti!

E che dire per quanto riguarda chi commette le prepotenze. Si è attivata tutta questa macchina infernale.. mi hanno messo nell’occhio del ciclone.. ed ora? Forse basta solo far calmare le acque e tutto si risolve? Forse basta che non vengano più allo scoperto le miei azioni? E poi, si è creato tutto questo, ma vedi che alla fine posso fare sempre quello che voglio?

Non dimentichiamo che anche bambini, bambine ed adolescenti che compiono prepotenze reiterate, ci stanno comunicando qualcosa.. cosa? Seguitemi, lo vedremo nel prossimo articolo.

A presto, vi aspetto per parlare ancora di bullismo e cyberbullismo! Intanto seguitemi su Facebook, Instragram, Linkedin e/o Twitter.